Grande successo per S.T.Dupont che ha deciso di festeggiare il suo 75 anniversario dell’accendino nella boutique di Larusmiani a Milano. Complici il lusso e l’alta artigianalità, sono tante le persone intervenute per scoprire le nuovissime creazioni realizzate per questo importante traguardo.

Dalla fotografia alla pelletteria, dal Punjab alla Cina, dal XIX al XXI secolo: tre concetti che racchiudono l’essenza e la vita della Maison S.T. Dupont, 141 anni di storia già scritta e la certezza dell’immortalità grazie alle icone di stile ed eleganza che sono uscite dai suoi laboratori.

È il 1872 quando Simon Tissot Dupont, fotografo ufficiale della Corte Imperiale, decide di aprire una fabbrica di valigie ed accessori di alta pelletteria e ridefinire il concetto di viaggio. Grazie al successo ottenuto con clienti eccellenti come Napoleone III e l’Imperatrice Eugenia, gli accessori creati da Dupont diventano in brevissimo tempo dei “must”. Anche oggi presenti nelle case dei reali di tutto il mondo distinguono gli esponenti di spicco dell’elite mondiale.

Pur essendo la pelletteria un prodotto vincente per molte Maison del lusso, S.T. Dupont deve il suo successo ad un piccolo oggetto all’apparenza insignificante ma che, nelle mani degli orafi e degli artigiani della casa francese, è diventato un’icona di stile: l’accendino a benzina. L’accenno al Punjab non è casuale, per una fortunata fatalità, infatti, è proprio il Maharaja del Patiala che negli Anni Quaranta contribuisce a dar vita all’icona distintiva della produzione della Maison. All’epoca creato in 100 esemplari d’oro massiccio e lacca di Cina per le favorite del Maharaja, divenne un oggetto di culto sempre presente nelle tasche e nelle borse degli uomini e delle donne più “cool” del XX e XXI secolo.

Tagliato e sagomato da un blocco di ottone, il classico accendino S.T. Dupont ha conquistato il jet set: da Hitchcock a Picasso, da Andy Warhol a Marylin Monroe non c’è stato artista, attore o regista di Hollywood che non ne abbia voluto e posseduto uno.

Ispirato all’architettura Anni Trenta, il Ligne 2 è stato uno dei primi modelli, successivi all’originale, immediatamente apprezzato dalla clientela della Maison S.T. Dupont che ne ha realizzato diverse collezioni. Tra queste, quelle incise a mano da Frederic Krill proprio sulla base del Ligne 2: l’Art Nouveau, disponibile in oro giallo, rosa e palladio, l’Art Deco, e l’American Art Deco, ispirata allo stile eclettico con cui è stato realizzato l’Empire State Building: di questa edizione che comprende anche uno strumento da scrittura, sono stati realizzati solo 1930 esemplari.

Una delle clienti più in vista della Maison S.T. Dupont è stata senza dubbio Jackie Kennedy-Onassis. L’ex First Lady degli Stati Uniti possedeva un accendino S.T. Dupont con incisa la sua iniziale, una semplice “J”.