Alcantara progetti arte 2019 – È stata inaugurata alla Scuola Grande della Misericordia di Venezia, la mostra ALBERTO BIASI. La Materia della Visione 1959 – 2019, a cura di Marco Meneguzzo. Con l’occasione, il presidente di Alcantara S.p.A. Andrea Boragno racconta lo speciale rapporto che da anni lega l’azienda alla migliore creatività internazionale del nostro tempo.

In particolare, questa collaborazione nasce proprio dall’identificazione del materiale Alcantara come uno strumento espressivo capace di rispondere con grande versatilità alle esigenze compositive, divenendo un vero e proprio medium artistico.

“Siamo compiaciuti di poter dire” afferma il Presidente di Alcantara Spa Andrea Boragno -“che nel tempo questa modalità di interazione con gli artisti ha creato un circuito virtuoso per cui se inizialmente eravamo noi a proporre e invitare gli artisti a misurarsi con la versatilità e duttilità del materiale e dei nostri reparti creativi, oggi accade che siano gli artisti stessi a cercare la relazione con noi e a scegliere Alcantara come strumento espressivo per rappresentare al meglio la loro poetica.”

Il curatore Marco Meneguzzo spiega che “nella mostra sono presenti opere in cui l’artista ha deciso di sperimentare l’uso di un materiale che grazie alla sua leggerezza, duttilità e opacità cromatica dona alle grandi opere un effetto ottico inedito. Un esperimento riuscito anche grazie alla disponibilità di Alcantara di mettere a disposizione il suo centro ricerche. Qui l’artista ha potuto sperimentare le innumerevoli possibilità espressive del materiale ed avvalersi del supporto tecnico-stilistico dello staff dei ricercatori Alcantara. Le centinaia di metri di lamelle che compongono le grandi opere sono state appositamente sviluppate sulle esigenze del Maestro Biasi.”

“È da un po’ di tempo che avevo voglia di provare un materiale nuovo” racconta l’Artista Alberto Biasi. “Ho utilizzato il PVC oramai in tutte le sue potenzialità. Avevo voglia di un materiale più morbido e meno plastico. La resistenza alla forte tensione cui sono sottoposte le lamelle che compongono le opere era però un limite da non sottovalutare. Da sempre conosco Alcantara e ho voluto sperimentarla. L’azienda è stata fin da subito molto disponibile mandandomi campioni e tagliandomi poi delle lamelle da provare nelle mie opere. Ho capito così che questo materiale non è solo morbido alla vista e al tatto e resistente alla tensione ma è anche “mutevole”. La versatilità di questo materiale l’ho scoperta dopo aver dovuto smontare un prototipo non capendo come mai le lamelle fossero di due neri diversi: l’Alcantara “lavora” con la luce a seconda di dove la si guarda. Questo aspetto specifico della materia mi appartiene e mi piace molto.”

Da ormai molti anni Alcantara sviluppa un vivace rapporto con il mondo dell’arte e della creatività contemporanea in tutte le sue forme espressive. Artisti visivi, fashion e industrial designer, registi e videomaker, architetti e musicisti di tutto il mondo hanno lavorato con Alcantara, realizzando opere che sono state esposte in alcune delle più prestigiose istituzioni museali europee, dal MAXXI al Victoria and Albert Museum. Mostre molto apprezzate sono state prodotte anche negli Stati Uniti, in Cina e in Giappone. Alcantara collabora con successo anche con due tra i più importanti teatri d’opera italiani, il Regio di Torino e il Massimo di Palermo.

Tra le molte collaborazioni con artisti figurano nomi di prima grandezza in vari campi: i designer Nendo, Marcel Wanders, Giulio Cappellini e Ingo Maurer; l’architetto Nanda Vigo, che ha portato lo spazialismo nell’interior design; Yuri Ancarani, forse il più poetico dei videomaker italiani; gli artisti calligrafi cinesi Qin Feng e Qu Lei Lei; la visionaria stilista di haute couture Iris Van Herpen e musicisti di genio come Matthiew Herbert, Caterina Barbieri e Soundwalk Collective sono solo alcuni dei protagonisti della creatività contemporanea con cui Alcantara ha avuto il privilegio di essere per un tratto compagna di viaggio, intessendo con loro un rapporto di autentica complicità.

Alcantara partecipa anche a un’altra importante retrospettiva, con grandi opere realizzate in Alcantara: nel mese di luglio aprirà le porte al pubblico la mostra Chiharu Shiota. The Soul Trembles, al Mori Museum di Tokyo.

Il 2019 segna dunque – e questa mostra ne è una evidente dimostrazione – un momento fondamentale nel percorso di Alcantara nell’arte, non solo per intensità di impegno e qualità delle proposte, ma anche in quanto stabilisce la piena maturazione di una modalità di intervento nuova e unica, il cui punto di forza è nella costruzione di reale dialogo con gli artisti e con importanti curatori, musei e istituzioni culturali in tutto il mondo, in perfetta sintonia con i valori e l’identità di Alcantara.

Da questo dialogo tra mondi apparentemente diversi e lontani – quello delle discipline artistiche e quello dell’azienda – si origina sempre un rapporto di scambio reciproco, da cui prende vita e si sviluppa un vero e proprio patrimonio di conoscenza in continuo divenire, che ha in sé la cifra identitaria Alcantara.

Nine Journeys Through Time: Aaajiao, Andrea Anastasio, Caterina Barbieri, KRIJN De Koning, Alex Schweder, Li Shurui, Chiharu Shiota, Iris van Herpen, Zeitguised, allo Yuz Museum di Shanghai dal 3 luglio al 7 ottobre 2019, è una mostra curata da Davide Quadrio e prodotta dallo Yuz Museum insieme ad Alcantara che si ispira alla collettiva Nove viaggi nel tempo presentata al Palazzo Reale di Milano nel 2018.

A Shanghai la mostra è arricchita da configurazioni inedite delle opere di Krijn De Koning, Chiharu Shiota and Aaajiao e vede entrare nel gruppo un nuovo artista, l’architetto performativo newyorkese Alex Schweder. Tutte le opere esposte sono realizzate facendo uso di Alcantara.

Chiharu Shiota: “The Soul Trembles”, al Mori Museum di Tokyo dal 20 giugno, sarà la più grande retrospettiva mai dedicata al celebre artista giapponese residente a Berlino. Due delle installazioni più importanti saranno in parte realizzate in Alcantara: Reflection of Space and Time, nella versione già esposta l’anno scorso a Palazzo Grassi, e In Silence, grande opera in cui una immensa ragnatela nera imprigiona un pianoforte semi-bruciato circondato da sedie, anch’esse semi-bruciate, disposte come per un concerto.

credit image by Press Office – photo by Lorenzo Sampaolesi