Un viaggio molto speciale nel comparto vitivinicolo italiano, Globe Styles Magazine è andato in visita da Cavit, una realtà esemplare di un consorzio di cooperative.

Situata nel cuore del Trentino, a Ravina di Trento, Cavit riunisce dieci cantine sociali, collegate ad oltre 4.500 viticoltori distribuiti su tutto il territorio, dalle quali riceve e seleziona le materie prime prodotte, più del 60% di tutto il vino del Trentino, controllando ogni fase – dalla raccolta, fino alla commercializzazione.

Nel corso di quasi settant’anni di attività, la società trentina ha sviluppato un’expertise singolare in cui filiera e sistema si fondono in un virtuoso modello di cooperazione, unico in Italia, sintesi di artigianalità e organizzazione, rispetto per la tradizione e avanguardia tecnologica, sostenibilità e ricerca scientifica.

Oltre 65 milioni di bottiglie: volumi importanti che consentono a Cavit di primeggiare sui mercati internazionali, con una qualità riconosciuta e premiata.

Frutto di numerosi investimenti nel corso degli anni, il sistema produttivo di Cavit si basa, infatti, su rigorosi processi produttivi, che garantiscono standard elevati e costanti a tutti i vini e agli spumanti della cantina destinati alle diverse fasce di mercato.

Rendere il vino di qualità un piacere quotidiano da condividere è da sempre una missione per Cavit, portabandiera di un approccio che mira ad accrescere il numero degli amanti e appassionati del buon vino.

“Democratici” per natura, i vini Cavit si distinguono per l’ottimo rapporto qualità-prezzo che li fa apprezzare da un ampio pubblico di consumatori, in tutto il mondo.

Cavit vanta un posizionamento unico tra i player italiani del vino: da un lato presidia con orgoglio la sua posizione tra i leader del comparto vinicolo nella grande distribuzione, dall’altro compete tra i vini pluripremiati dagli esperti.

Sui mercati internazionali Cavit rappresenta la qualità dei vini e degli spumanti italiani nel mondo, con esportazioni pari all’80% della produzione: un successo testimoniato dai fatturati in continua crescita.

La storia di Cavit: la ricerca dell’eccellenza


La storia di Cavit inizia nel 1950 quando alcuni viticoltori si associano con l’intento di valorizzare meglio insieme i vini della tradizione trentina. Da questo Consorzio di Cantine Sociali, si svilupperà la grande azienda che oggi tutti conoscono.

Il Consorzio si poneva come obiettivi principali quelli di assistere le cantine associate, promuovere la cultura del vino di qualità in Trentino, fornire una formazione costante e un aiuto quotidiano ai viticoltori per orientarli verso le tecniche di coltivazione più avanzate nel segno dell’eccellenza.

Solo più tardi, nel 1957, il Consorzio decise di sviluppare la commercializzazione dei vini, dotandosi anche di una cantina per soddisfare al meglio le necessità ormai diverse dei suoi associati.

Al 1964 risale la costruzione della sede di Ravina di Trento, ampliata a partire dal 1977 fino a raggiungere negli anni le attuali dimensioni di 80 mila metri quadri.

Oggi Cavit impiega 200 addetti ed è una cantina all’avanguardia, dove ogni fase della lavorazione è gestita da computer e laboratori interni di analisi e controllo qualità. Vanta una capacità di stoccaggio di circa 300mila ettolitri, un impianto di imbottigliamento meccanizzato tra i più evoluti al mondo, con 6 linee dedicate e un magazzino per la consegna del prodotto finito unico nel suo genere.

Completamente automatizzato e gestito da robot, è alimentato da pannelli fotovoltaici che ne garantiscono l’impatto zero.

ALTEMASI


Gli spumanti, sia metodo classico TRENTODOC che metodo Charmat, rappresentano per Cavit un’area strategica con prodotti sempre più apprezzati dal mercato, a riconoscimento dell’impegno aziendale nello sviluppo della spumantistica di qualità.

Nell’ultimo esercizio, l’aumento a doppia cifra (+14%) ha confermato l’andamento positivo dell’intero portfolio spumanti, cavalcando il trend di forte crescita del comparto.

Soddisfacenti risultati economici anche per la controllata Kessler Sekt, entrata a far parte del gruppo Cavit nel giugno 2013. Questa prestigiosa azienda tedesca si dedica dal lontano 1826 alla produzione di spumanti di qualità metodo Classico e Charmat, nella sua bella sede alle porte di Francoforte.

Nome di spicco della tradizione spumantistica della Germania, paese che vanta il primato mondiale nel consumo di spumante, Kessler Sekt utilizza le uve Chardonnay e Pinot Nero del Trentino, che vengono spumantizzate e imbottigliate in Germania dando vita a un prodotto raffinato, rivolto a un pubblico molto esigente. Obiettivo di Cavit è far diventare Kessler Sekt azienda di riferimento in Germania nel segmento premium, forte di un fatturato in crescita che nel 2016/2017 ha superato gli 8 milioni di euro.

Dieci cantine per interpretare il Trentino


Il legame di Cavit con il Trentino è forte e inscindibile: le coltivazioni dei soci coprono circa 5.500 ettari di vigneti in totale e presidiano l’intero territorio distribuendosi nelle cinque macro-aree della regione:
Campo Rotaliano, Valle di Cembra, Valle dell’Adige, Vallagarina e Valle dei Laghi.

Cavit firma una gamma di vini che esprimono tutte le varietà del patrimonio vitivinicolo trentino: dallo Chardonnay al Pinot grigio, dal Gewürztraminer al Müller Thurgau, dal Pinot Nero al Marzemino e ai vini spumanti metodo classico TRENTODOC, solo per citarne alcuni dei più tipici.

La produzione vitivinicola del Trentino è rinomata, infatti, in Italia e all’estero proprio per la peculiare varietà di paesaggi che si riflette nella diversità di suoli, ecosistemi e microclimi: dalle temperature miti del Lago di Garda al clima alpino delle Dolomiti, dalle dolci pianure della Valle dell’Adige alle imponenti montagne del Brenta.

Questo assicura ai vini della regione una varietà e una personalità inconfondibili. Con una media di 1,2 ettari di proprietà a testa, i 4.500 coltivatori che compongono la filiera Cavit rappresentano l’anima di un sistema produttivo supportato da una regia impeccabile.

Grazie alla cooperazione, l’unione fa la forza: investimenti e ricerca che non sono comunemente alla portata del singolo vengono messi a disposizione di tutti grazie all’organizzazione di un consorzio votato all’innovazione.

Cavit introduce così una prospettiva nuova alla gestione contadina del vigneto, per tradizione appassionata e artigianale, attraverso delle competenze tecniche e tecnologiche all’avanguardia.

PICA: l’avanguardia nella viticoltura intelligente ed eco-sostenibile


Fiore all’occhiello del sistema Cavit è PICA, acronimo di Piattaforma Integrata Cartografica Agriviticola, che rappresenta oggi la più avanzata piattaforma tecnologica in Italia per l’implementazione di una viticoltura intelligente ed eco-sostenibile.

Inaugurato nel 2010 da Cavit in collaborazione con due dei migliori centri di ricerca del Trentino, la Fondazione Edmund Mach (FEM) e la Fondazione Bruno Kessler, PICA è un progetto ambizioso nato con l’obiettivo di assicurare la migliore gestione e resa delle coltivazioni.

Dopo una lunga evoluzione e continui investimenti in ricerca e sviluppo, PICA è un modello evoluto di pratiche agronomiche applicato “a pieno regime” che costituisce l’innovativo modus operandi della filiera Cavit.

Sotto la regia competente di Andrea Faustini, enologo, coordinatore e responsabile scientifico del team agronomico Cavit, il progetto PICA viene oggi implementato da una squadra di agronomi specializzati e formati sul campo che costituiscono il Gruppo Viticolo Cavit: una struttura interna dedicata che assiste i viticoltori nel presidio e nella difesa dei vigneti per il conseguimento dei migliori risultati di raccolta.

L’esperienza e la bravura dei viticoltori trentini vengono dunque supportate da strumenti scientifici e dati oggettivi, per attuare una viticoltura intelligente ed evoluta, pienamente sostenibile.

Cavit: l’enologia si fa arte


All’avanguardia nella viticoltura e nell’efficiente gestione delle coltivazioni e della vendemmia, Cavit si distingue altrettanto nelle cantine, dove si esprime ai massimi livelli l’expertise dell’arte enologica.

Una cultura che unisce l’alta qualità dei vini all’esperienza di un team di enologi tra i più competenti eapprezzati del settore, profondi conoscitori del territorio trentino e dei suoi pregiati vitigni.

L’opera di selezione delle cuvée e delle barrique migliori fonda le sue radici nella memoria storica olfattiva e nella capacità personale maturata negli anni con dedizione ed esercizio, insieme ad una conoscenza approfondita dei diversi frutti del terreno.

Ottenere la migliore espressione di ogni vitigno, con costanza e con continuità, è la sfida del team di enologi Cavit. Un lavoro che esalta la capacità di coniugare con continuità l’alta qualità dei vini e i volumi importanti prodotti, garantendo nel tempo caratteristiche distintive e standard organolettici uniformi per ogni vino.

Valorizzando al meglio i frutti eterogenei della filiera Cavit, al team di enologi il difficile compito di assicurare anno dopo anno l’elevata qualità richiesta da un marchio celebre in tutto il mondo.

Altemasi: dna trentino, personalità inconfondibile


Inaugurata da Cavit nel 1993, la Cantina Altemasi è dedicata esclusivamente agli spumanti Metodo Classico TRENTODOC e Metodo Charmat.

La cantina è una struttura unica, di elevato livello tecnologico e grande funzionalità. Qui si palesa tutta l’eccellenza degli spumanti Cavit, frutto di passione e tradizione, espressione della meritata fama del Trentino come regione ad alta vocazione vinicola e spumantistica.

Situata nel comprensorio Cavit di Ravina di Trento, la cantina Altemasi si sviluppa su 4 livelli: l’ultimo piano interrato è destinato alla maturazione dello spumante TRENTODOC, al piano superiore sono dislocate tutte le lavorazioni successive (remuage e dégorgement), in una zona adiacente sono situate le autoclavi per la produzione dello spumante metodo Charmat, mentre al piano terra si trovano le linee di imbottigliamento e confezionamento.

Autore dell’imprinting trentino degli spumanti Altemasi è Paolo Turra, enologo storico della cantina, che assicura ogni anno il rispetto della filosofia di questi prestigiosi prodotti dallo stile unico, dotati di grande struttura e ricchezza, estremamente piacevoli, equilibrati ed eleganti.

Caratteristiche che hanno fruttato ad Altemasi un importante elenco di premi e riconoscimenti, ottenuti ai principali concorsi enologici internazionali.

Cavit: le principali linee di vini


Cavit offre una gamma di vini e spumanti molto ampia, concepita per soddisfare al meglio le più diverse occasioni di consumo: dai prodotti creati per portare in tavola il piacere quotidiano del buon vino, agli spumanti e i vini pensati per i momenti particolari: un brindisi, un happy hour, una cena speciale.

Altemasi TRENTODOC
La linea comprende prodotti realizzati secondo il metodo Classico con la denominazione DOC TRENTO: Riserva Graal, Brut Millesimato, Rosé e Pas Dosé, il segreto di questi spumanti è legato alle colline più alte del Trentino (tra i 450 e i 600 metri s.l.m), dove maturano le uve Chardonnay e Pinot Nero.

In questo angolo di paradiso montano, le uve maturano mantenendo un contenuto acido importante, consentendo al vino di affrontare lunghi periodi di affinamento sui lieviti, che per le varianti Altemasi Graal e Pas Dosé superano i 60 mesi, e sono sottoposte a forti escursioni termiche che favoriscono il deposito aromatico, condizioni che contribuiscono a rendere lo spumante elegante, fresco e persistente.

Altemasi è oggi uno dei marchi più apprezzati ed amati della spumantistica italiana, con interessanti premi e riconoscimenti. Per quattordici volte dal 1998 Altemasi Riserva Graal si è aggiudicato l’ambito premio “Tre
Bicchieri” della Guida Vini d’Italia 2018 edita da Gambero Rosso.

Müller di Cavit: il best seller
Tra i prodotti di punta della cantina, apprezzatissimo dal pubblico, spicca il Müller Thurgau di Cavit, spumante prodotto nelle due versioni Brut e Millesimato: una produzione tipica trentina che sottolinea ulteriormente il rapporto con il territorio grazie alla denominazione “Dolomiti IGT”.

Numero uno nel canale della distribuzione organizzata, tra i vini di maggior successo sulla scena nazionale, Müller Thurgau Brut Dolomiti IGT è uno spumante estremamente adatto al momento dell’aperitivo, ma ideale in ogni occasione.

Questo amatissimo best seller è prodotto secondo il metodo Charmat ed è particolarmente apprezzato per la morbidezza e i particolari toni aromatici.

È invece destinato al canale Ho.Re.Ca. il Müller Thurgau Cuvée Speciale Millesimato. Dal perlage finissimo, per la sua morbidezza e i suoi caratteristici toni aromatici è uno spumante molto amato dal pubblico femminile e dai giovani, protagonista in particolare dell’aperitivo milanese.

10 CANTINE


– Cantina Sociale ROVERÉ DELLA LUNA (VALLE DELL’ADIGE)
– Cantina ROTALIANA di Mezzolombardo (CAMPO ROTALIANO)
– Cantina TOBLINO (VALLE DEI LAGHI)
– Cantina Sociale di TRENTO (VALLE DELL’ADIGE)
– Cantina di ALDENO (VALLAGARINA)
– VIVALLIS (VALLAGARINA)
– AGRARIA DI RIVA DEL GARDA (ALTO GARDA)
Cantina D’ISERA (VALLAGARINA)
– Cantina Sociale MORI – COLLI ZUGNA (VALLAGARINA)
– Cantina Sociale di AVIO (VALLAGARINA)

Il “Maso”: dove il vigneto è sovrano


Il Maso è una linea di altissima qualità che esprime ai massimi livelli il legame indissolubile con il territorio e la cura nella coltivazione delle uve. Caratterizzata da un’immagine prestigiosa con bottiglie molto curate dalla grafica moderna e suggestiva, questa linea top di gamma per il canale Ho.Re.Ca.

comprende 4 vini ed è prodotta con le più sapienti tecniche di viticultura, tramandate dalla tradizione. Ogni vino della collezione Maso eredita dal suo terreno d’origine le sue caratteristiche peculiari, uniche in ogni vendemmia.

Maso Cervara, Teroldego Rotaliano Riserva Superiore DOC è il prezioso vino rosso, originario dall’omonimo vitigno di 2 ettari e antico 50 anni, coltivato ancora a pergola, ai margini della piana Rotaliana.

Maso Toresella, Chardonnay affinato in barrique, è prodotto in 6 ettari di vigneto sul lago di Toblino. Una Riserva pluripremiata negli anni con l’importante riconoscimento dei “Due bicchieri” del Gambero Rosso.

Sempre dallo stesso vigneto, ha origine anche il Maso Toresella Cuvée. Realizzato con vitigni Sauvignon, Chardonnay, Gewürztraminer e incrocio Manzoni, è una cuvée regina degli aromatici, perfetto equilibrio tra aromi e morbidezza.

Maso Romani, Marzemino Trentino Superiore DOC, è una produzione molto limitata realizzata in 5 ettari di vigneto in Vallagarina, ripiantati nel 2008. Frutto di anni di elaborata ricerca sul vitigno, è l’espressione di una sapiente viticoltura all’avanguardia.

Vini d’Autore Cavit, la ricerca della perfezione


Se la linea “Maso” rappresenta la migliore espressione del territorio, racchiuso entro i confini di vigneti selezionati (cru), la linea “Vini d’Autore” offre le interpretazioni più riuscite dell’arte enologica di Cavit.

Protagonista assoluto della linea, composta da quattro pregiate etichette della linea premium Ho.Re.Ca., è in questo caso l’enologo, autore capace di racchiudere in un vino la migliore espressione di un vitigno tipico.

Brusafer, Pinot Nero Trentino Superiore DOC
Espressione del Pinot Nero per eccellenza, Brusafer nasce dal sapiente blend delle uve provenienti da diverse zone: la fascia collinare di Trento, nella località di Povo e la Vallagarina, alle pendici del monte Baldo, fra i comuni di Besagno e Cazzano. Il risultato è un vino fruttato dalla struttura importante, racchiuso in una bottiglia di ricercata e moderna eleganza, in total black.

Zeveri, Müller Thurgau Trentino Superiore DOC
Dai vigneti più alti del Trentino, coltivati tra i 550 e 700 metri slm nelle zone di Riva di Vallarsa nella Valle del Leno, a Cimone sulle pendici del Monte Bondone e a Stenico nelle Valli Giudicarie nasce un vino d’autore contraddistinto dalla spiccata aromaticità. Un vitigno tra i più tipici del Trentino.

4 Vicariati, Rosso Bordolese
Un vino di grande pregio e di cui il Trentino vanta il primato di utilizzo in Italia. Prodotto da Cavit fin dagli anni ’60, 4 Vicariati unisce le uve di Cabernet e Merlot per dare origine ad un vino storico, pietra miliare della carriera di Anselmo Martini, rinomato enologo della cantina.