Vi siete mai chiesti cosa renda unico un cibo, un piatto, una ricetta assaggiata in una sagra? Amaro Ramazzotti lo sa, gli ha dato un nome – Ausano, in omaggio al suo fondatore – e ha deciso di raccontarlo attraverso “Ramazzotti Il Gusto delle sagre” la guida che raccoglie 20 tra le migliori sagre italiane, da giugno a ottobre.

La guida è un viaggio in paesi e borghi in festa, alla scoperta di giacimenti gastronomici, riti, tradizioni, leggende, ricette, dialetti, danze, canzoni e… Ausano, il gusto delle sagre. Ausano è il sesto gusto, che si aggiunge al dolce, all’amaro, al salato, all’acido e all’umami.

Si percepisce non solo con il palato e corrisponde a quella sensazione squisita che si attiva nel momento in cui si assaggia un determinato prodotto e subito scatta il nesso con un territorio, la sua tradizione, il folklore, il vissuto e i ricordi di ognuno di noi.

Amaro Ramazzotti lo ha sintetizzato in una formula: A= RM2 + ZT A sta per Ausano, “R” per ricordo, “M” per momento, “Z” per zona e “T” per tradizione. R e M raccontano la parte più soggettiva, ovvero quell’indescrivibile, viscerale, potente, immaginifica euforia attivata da emozioni, ricordi, esperienze personali e vissuta in un momento preciso.

Z e T sono invece la sintesi dell’aspetto più oggettivo e culturale dove entrano in gioco le tradizioni e le caratteristiche specifiche di una zona e di un territorio. Si gode con tutto il corpo, si assaggia con la mente, si degusta con la tradizione.

Amaro Ramazzotti racconta la scoperta del sesto gusto Ausano con il Gusto delle Sagre, sostenendo e promuovendo 20 tra le migliori sagre d’Italia. Si perché un cibo degustato in un momento e in un luogo specifico ha un gusto particolare, capace di sorprenderci, affascinarci, appagarci e regalarci un piacere assoluto che sfiora la perfezione e si ancora ai nostri ricordi.