Baccarat Philippe Starck Talleyrand – Baccarat e Philippe Starck celebrano 20 anni di collaborazione con un’installazione surrealista e poetica alla Milano Design Week 2022.

“Tutto è iniziato con un miracolo. Un giorno, nel deserto, la sabbia si è solidificata a contatto col fuoco. Un atto magico reso immortale nella storia e trasformato in equazioni esatte grazie al genio umano” ha commentato Philippe Starck.

Baccarat x Philippe Starck – Milan Design Week 2022

In un piccolo paese della Lorena, la mano dell’uomo continua a trasformare la materia in oggetti di desiderio. Dal 1764, la magia di Baccarat rappresenta l’espressione della bellezza del mistero. Con un’installazione presso la Mediateca Santa Teresa, Baccarat e Philippe Starck invitavano lo spettatore in un mondo di misteri, in cui realtà e immaginazione si fondevano.

Un’esperienza emozionante formata da paradossi e contrasti, illusioni ottiche e riflessi fantasmagorici. In questo enigmatico chiaroscuro, rifugio di tutti i sogni e di tutte le fantasie, i lampadari fluttuano nello spazio, mani anonime evocano una presenza segreta, nulla viene detto e tutto viene rivelato.

Collocati su uno immenso tavolo di legno, le opere Talleyrand by Starck fanno la loro luminosa comparsa. Una collezione nata dalla storia e dall’intelligenza moderna, l’alleanza delle possenti linee Harcourt con la leggerezza Talleyrand, arricchita da nuove icone reinterpretate da Philippe Starck. Talleyrand, che prende il nome dall’abile capo della diplomazia di Napoleone, richiama l’Età dei Lumi, un secolo contraddistinto da nuovi valori e dalla ricerca della felicità.

“Nell’insieme di poesia che è Baccarat, la collezione Talleyrand ricongiunge la forza della massa e la finezza dell’intelligenza, la potenza del Medio Evo e la raffinatezza dell’Illuminismo” prosegue Philippe Starck.

Pazzo per Harcourt, che nel tempo ha rivisitato con umorismo e poesia, il creativo rende ora omaggio a Talleyrand, un’altra emblematica collezione di Baccarat. Come l’illustre diplomatico, il cui genio esercitava un potente fascino, la collezione Talleyrand simboleggia una certa forma di intelligenza moderna. Sul bordo di un bicchiere dalle linee forti, un orlo delicatamente scolpito abbraccia il contorno delle labbra e dona leggerezza al gesto.

Philippe Starck si è ispirato a questo dettaglio essenziale per immaginare una collezione di pezzi che abbinano tradizione e modernità, eleganza ed ergonomia, forza e poesia. Artefatto di ancestrale know-how tramandato di generazione in generazione da quasi 260 anni, ogni oggetto celebra il virtuosismo degli artigiani di Baccarat. “Comme de l’or noir”, “S’il vous plait”, “Encore”, da autentico storyteller, Starck elabora una nuova immaginazione per dare risalto all’essenza stessa di Baccarat: stupire e donare a ogni istante un’emozione unica.

Baccarat Philippe Starck Talleyrand: la collezione

Baccarat Philippe Starck Talleyrand

Il vaso nero “Éminence grise” seduce con le sue linee scultoree, abbinando tradizione e modernità, forza e delicatezza, trasparenza e oscurità. Con la sua silhouette slanciata e la base rosa, il vaso “Aurore rosée” della collezione Talleyrand by Philippe Starck illumina lo spazio con un bagliore tenue e raffinato. La forma del vaso richiama quella di un bicchiere da vino di proporzioni esagerate. Un oggetto ricco di poesia, a immagine delle creazioni surrealiste di Philippe Starck.

Philippe Starck rivisita i codici Talleyrand con una flûte fuori misura, sottile e slanciata. Poetica e surrealista, la flûte Stravaganza si trasforma a piacimento in un vaso monofiore; “Eleganza” è l’apoteosi dell’eleganza. Philippe Starck immagina una flûte sottile e slanciata per raffinate degustazioni.

Ancora champagne? Presentata in una spumeggiante cascata o tenuta in mano, la coppa da champagne è da sempre simbolo di eleganza. Con il suo bordo delicatamente curvo, la coppa da champagne “Encore” coniuga eleganza ed ergonomia, forza e poesia. Perfetta per attirare l’attenzione, la campana “S’il vous plaît” risuona di un’eleganza propizia a ogni fantasia.

Ideale per servire il caviale con eleganza e splendore, la ciotola “Comme de l’or noir” abbina raffinatezza e funzionalità, per le degustazioni più sofisticate. La luce di “Unique”, è oltre la magia. Philippe Starck rivisita i codici della collezione Talleyrand con un candeliere dalle linee potenti e raffinate, coniugando forza e poesia.

Con la lampada “Bon Jour Versailles” Talleyrand by Starck, il famoso creativo riunisce due nomi inseparabili dal concetto di raffinata “art de vivre” e rende un luminoso omaggio all’Età dei Lumi. Grazie al suo paralume in cristallo plissettato, la lampada diffonde una luce vivida e poetica che illumina ogni momento di un singolare bagliore.

La luce è la somma invisibile di tutti i colori. Purtroppo, non possiamo vederli. Bon Jour Versailles, in versione dicroica, ce li rivela scintillanti, uno per uno nel loro splendido mistero. Nata da una collaborazione tra Baccarat, Flos e Philippe Starck nel 2015, la lampada Bon Jour Versailles risolve il paradosso tra precisione industriale e artigianalità, aristocrazia e democrazia, scienza e poesia. In una nuova versione dicroica, la lampada si rivela in una molteplicità di sfaccettature, offrendo intriganti effetti ottici. Inondata di luce, cambia colore secondo l’angolazione della visuale e dell’illuminazione.

Incoronata da una copertura cromata, questa creazione incorpora un’innovativa ed esclusiva tecnologia Led Edge Lighting, sviluppata da Flos. Questo rivoluzionario sistema, abbinato all’elegante paralume, diffonde una luce naturale e calda che rivela gli spazi grazie al suo gioco di infiniti riflessi.

Ancora più sovversivo e surreale, il lampadario Marie Coquine viene presentato in una nuova versione tutta rosa. Una reinterpretazione impertinente e poetica dell’icona Zenith, “… Et Marie Coquine rosit…” segna l’improbabile unione di oggetti che cambiano funzione. Su un imponente supporto per foto, il lampadario sormontato da un ombrello è tenuto in equilibrio grazie a un sacco da boxe di pelle rosa. Con umorismo e poesia, Philippe Starck sovverte l’ordine delle cose per condurre lo spettatore in un favoloso senso di vertigine.

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