Bally autunno inverno 2023: Persistence of Time, l’alpine glam by Rhuigi Villaseñor
Bally autunno inverno 2023 – “Persistence of Time”, la collezione assume un’allure monumentale e cinematografica, presentata in una residenza storica di Milano, in occasione della Fashion Week. Le modelle interagiscono con il pubblico, gli abiti si muovono velocemente in un gioco di luci e ombre.
Questa stagione, Rhuigi Villaseñor continua il percorso iniziato con il suo debutto, continuando ad interrogarsi ed interpretando la sobria eleganza svizzera in un contesto di lusso contemporaneo. Proseguendo nella sua intuizione, Villaseñor studia il lato più intimo che si ritrova nell’imperfezione e nel risultato del gesto di osare.
In linea con un tocco glamour irriverente che Villaseñor porta a Bally, la collezione “Persistence of Time” gioca con il legame con Los Angeles e con i motivi blockbuster di Hollywood. Il designer onora il passato proiettando il futuro, il suo approccio rifugge l’attimo, prediligendo uno scenario completo. Un dualismo di forza e sensualità è evocato nell’abbigliamento maschile e femminile attraverso la mano ricca di pelle, metalli e maglieria, con tocchi di pizzo che creano un senso di drammaticità quotidiana, ovunque.
La sartoria artigianale evoca uno spirito imprenditoriale, abbinato all’estetica après-ski che prende spunto dall’alpine glam senza tempo delle icone del grande schermo. Tra i capispalla più importanti: cappotti oversize in pelliccia sintetica e puffer trapuntati in matelassé di diamanti d’archivio.
A completare il guardaroba, borse, calzature e gioielli: la Tilt Bag per la donna e la Arkle Tote per l’uomo sono versatili e trovano il perfect match negli stivali cuissard ed ankle boots. I gioielli sono audaci e originali, elementi décor che, al contempo, esprimono self confidence.
Esprimendo con sicurezza un incontro tra l’eredità del marchio ed il nuovo linguaggio, il grafismo della logomania all-over viene celebrato con l’emblema Bally, rafforzando con rispetto la nuova era del brand.
Il dialogo inizia nella Casa degli Atellani, la dimora di Leonardo da Vinci quando dipinse l’Ultima Cena e oggi sede del lavoro dello stimato architetto italiano Piero Portaluppi. L’eredità europea incontra il presente, in un accostamento che sembra allo stesso tempo conosciuto e nuovo, con un sottofondo sonoro ideato dal grande Mike Dean, vincitore di un Grammy, che accentua ulteriormente i parametri della percezione.