Dazio Roma pizzeria – Il mondo della pizza si arricchisce di una nuova e interessante insegna: Dazio, il progetto gastronomico di Federico Del Moro e Federico Coniglio che unisce ristorazione e ricettività in un contesto di grande valore storico, punta sulla pizza tonda, buona e moderna per conquistare il palato dei romani.

A guidare le operazioni in cucina due volti noti della scena capitolina, Mattia Lattanzio e Giovanni Giglio che, dopo aver dato vita al format di Spiazzo e dopo la significativa collaborazione con Seu Pizza Illuminati, affrontano questa nuova sfida professionale con una proposta fortemente identitaria.

Gli spazi del vecchio dazio di Roma sono stati ristrutturati con grande cura per creare un ambiente reso informale dagli elementi d’arredo, dall’accoglienza dello staff di sala e dalla bontà di un prodotto popolare quale la pizza. Un locale alla moda, giovanile, confortevole, che mette in luce l’attenzione posta su ogni singolo dettaglio per trovare la giusta armonia e che può contare su 55 coperti interni e 60 collocati nello spazio esterno.

Un progetto imprenditoriale che comprende oltre alla pizzeria anche un Boutique Hotel da 8 camere ed un Roof Garden da oltre 400 mq, uno spazio anch’esso dedicato alla ristorazione e che potrà divenire un riferimento per la stagione estiva di Roma.

Dazio Roma pizzeria: il menù

Dazio Roma pizzeria

Da Dazio la protagonista è naturalmente la pizza, in questa caso “all’italiana”: un prodotto che poggia sulla classica struttura alla napoletana ma con un tocco ‘crunch’ ed una leggera asciugatura in più. Un meticoloso lavoro sull’idratazione e sull’utilizzo del lievito madre liquido ha consentito di mettere a punto un impasto altamente performante che con la lievitazione di 24 ore diviene estremamente digeribile.

Il ‘disco’ di pasta diventa quindi la base per consentire a Mattia e Giovanni di esprimere idee e talento partendo da materie prime di qualità e prodotti di stagione, creando topping a dir poco originali. La carta delle pizze è strutturata su 3 differenti sezioni: Vintage (tra cui Margherita, Marinara, Napoli e Diavola), Dal Mercato (con la Hotpinambur, Zucca, Friarielli e Salsiccia, Porcini e Ciauscolo) e Crazy (con alcune proposte quali Lasagna, Sfinciona e Trippa e Pecorino). Merita naturalmente una menzione anche la sezione dei Fritti, preparati con una particolare attenzione alla cottura ed all’umidità per ottenere dei prodotti davvero golosi.

Spazio quindi al Supplì classico, con l’involucro di panatura che contiene un vero e proprio risotto, alla Crocchetta, alle Frittatine di pasta in varie versioni, al Frymezzino (tramezzino fritto che contiene mortadella, cremoso al taleggio e fior di latte) e l’immancabile Fiore di Zucca. A completare la proposta gastronomica c’è la carta dei dolci, una selezione che varia di volta in volta tra le 5 e le 8 proposte e che porta in tavola alcuni classici come il Chiccomisú, la Cheesecake al mango, il Triplo Cioccolato, il dessert Gianduja 3.0, e ancora Pistacchio e Cedro candito.

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