Dior Uomo Autunno 2023 – Una sera d’autunno a Giza, mentre il sole tramonta dietro la Grande Piramide, contro la luce cangiante del deserto emergono delle sagome in movimento: riflettono i colori del cielo e del paesaggio, inarrestabili come lo scorrere del tempo. Al calar della notte le stelle si rivelano, influenzando le civiltà antiche e moderne.

Dior Uomo Autunno 2023: la sfilata, il video

La stella era ed è parte della storia di Dior: simbolo portafortuna del couturier e, in fin dei conti, della Maison. A convincere Monsieur Dior che il suo destino fosse quello di fondare una propria casa di alta moda, spesso guidata dalla sua fede astrale, fu il momento in cui inciampò nella sua “stella portafortuna”, in rue du Faubourg Saint-Honoré.

La sua collezione di debutto, caratterizzata dall’iconico “new look”, rivoluzionò il mondo della moda; oggi, nell’anno del suo 75º anniversario, Dior celebra quell’evento. Le sfilate di quest’anno, iniziate all’alba di una giornata d’inverno sul Pont Alexandre III, passate per Granville e Charleston durante una mite giornata estiva, trovano così il loro culmine ai piedi della Grande Piramide: sotto il cielo stellato dell’Egitto, il passato dà vita a un’idea di futuro. Kim Jones, Direttore artistico di Dior Homme, presenta la sua collezione autunnale, che si inserisce nel continuum tra passato, presente e futuro di Dior, con un occhio di riguardo per il futuro.

Una gradazione di grigi che lascia il posto alla palette del deserto, dal giorno alla notte, con accenni di tramonto infuocato che filtrano nel mezzo. Si passa dalla stella che illumina il nostro cielo a quelle situate in galassie lontane, osservabili grazie ai telescopi spaziali della Nasa: le stampe ingegnerizzate annullano la distanza che ci separa da questi splendidi astri.

A sorreggere il tutto ci sono i principi e il rigore del passato della Maison Dior e del presente degli atelier maschili, con un’attenzione particolare al taglio dei modelli. Una collezione che assimila le lezioni del passato e le applica al presente e al futuro: metamorfosi del femminile al maschile nella sartoria; unione di finiture couture e funzionalità tecniche nei capispalla; applicazioni di ricami d’archivio che assumono una nozione di arsenale futuristico; pelletteria che reinterpreta il lusso in una nuova utilità organica; calzature che flirtano con il futurismo, ma non senza una base di maestria tradizionale unita all’eccellenza del know-how tecnico. Il risultato? Grazie al fascino della praticità, l’eleganza muta in stravaganza.

Ciascun capo diventa così una storia in cui i tessuti si stratificano come livelli di significato, mentre capispalla e accessori avvolgono il corpo, proteggendolo. I punti chiave di questa storia vivente, sempre in evoluzione, sono il movimento, la disinvoltura e la fluidità: il jacquard tecnico presenta delle trasparenze che rivelano la rigorosa costruzione sartoriale dei capispalla; i nuovi semi-kilt di lana, ispirati a una gonna a pieghe tagliata in sbieco dell’abito bonne fortune degli anni Cinquanta, diventano al contempo un richiamo all’abbigliamento da uomo più antico e un nuovo capo tecnico da indossare sul resto del look.

Anche borse e scarpe si trasformano: i simboli iconici della Maison, come il cannage e i motivi a rombi, tornano in nuove versioni realizzate con tecniche e texture contemporanee, come i pannelli in neoprene ad alta densità, lo stampaggio a iniezione e le finiture in metallo anodizzato. Al contempo, non viene meno l’esigenza di comfort e praticità: un lusso assoluto.

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credit image by Press Office – photo by Mohsen Othman, Alessandro Garofalo, Henar Sherif, Adel Essam & Getty Images