Etro Donna autunno inverno 2022 – Comportamento e abitudini non sono un dato di fatto. Mutano in relazione al momento e all’ambiente. Questa stagione Veronica Etro porta l’ethos di Etro a contatto con gli elementi: la giungla d’asfalto come il paesaggio selvaggio, senza distinzioni. È l’idea di mettersi in gioco che conta: rompere lo schema, uscire dalla stanza, affrontare quel che c’è fuori, mantenendo spirito e consapevolezza.

Etro Donna autunno inverno 2022: il fashion show

Il cambiamento di prospettiva muta il punto di vista, che si fa spontaneo, immediato e che si traduce in una espressione diretta, senza filtri. Nascono nuovi codici, di qui e di ora. Codici di Etro, esposti agli elementi: Etro Remix è un medley di texture, un mix di disegni e segni messi insieme con schiettezza ed energia, seguendo l’istinto.

Il senso di protezione dato dalla moda che avvolge, gratificando insieme il tatto e la vista, è magnificato. Tutto invita a essere toccato per ritrovare il tocco delle mani che lo hanno lavorato: intrecciando fili, martellando metalli, annodando corde in una idea di nuovo arts & crafts. In questo lavorare seguendo un’altra prospettiva, nulla è più come prima: i paisley sono ingranditi fino ad essere quasi illeggibili, le tessiture degli arazzi sono tradotte in monocromie brillanti, gli arlecchini aumentati e trasformati in patch, le pellicce, rigorosamente in lana, disegnano morbide geometrie.

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I volumi sfiorano il corpo, lo avvolgono, si allungano. Nel mescolare i pezzi, si afferma una crudezza impellente, che segue intuito e istinto, nomade per disposizione mentale e scelta di stile. Comportamento e abitudini mutano, per riaffermare l’essenza libera e libertaria dell’ethos di Etro.

Una collezione, quella autunno inverno 2022 2023, fatta di texture come pattern e di pattern come texture. Silhouette verticali che si liquefanno al suolo, portate con stivali rasoterra in crosta unita o nella versione stampata. Cappotti e giacche sono avvolgenti, come sottratti al guardaroba maschile. Sui blazer, i rever sono tagliati via.

Abiti di maglia e una idea pervasiva di knitwear dressing che dona a tutto una confortevole immediatezza. Tocchi di velluto e bagliori metallici. La palette è densa e terrosa: toni di avorio, cioccolato, khaki e arancio sono contrastati da punte brillanti di argento, pavone e bordeaux per la sera. A cinture intrecciate, gioielli martellati e bisacce si aggiungono secchielli micro e macro, tracolle piatte con frange annodate a mano.

Le stampe, invece, si ispirano alla natura; i paisley si trasformano per diventare ramage, piccoli motivi botanici si ripetono all’infinito mentre arazzi immersi nel giallo evocano macro paesaggi.

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