Ferrari Resort 2026: Intro, la collezione ispirata all’officina
Ferrari Resort 2026 interpreta l’essenza dell’officina come punto di origine di ogni creazione. Tra sartorialità rigorosa, tessuti tecnici e dettagli ispirati agli strumenti di lavoro, la collezione si costruisce in un percorso fluido e coerente che racconta il dinamismo del corpo e la sua relazione con l’abito. Una proposta che si muove tra abiti strutturati, texture materiche e richiami al mondo del lavoro manuale, trasformati in elementi stilistici.
Il cuore pulsante della nuova collezione Resort 2026 di Ferrari è l’officina. Non solo luogo di produzione, ma spazio creativo dove le mani plasmano, sperimentano e costruiscono. Ed è proprio da questa dimensione artigianale che nasce la visione stilistica per l’uomo e la donna Ferrari: una narrazione tessile che parte dall’osservazione dei gesti quotidiani di chi vive e lavora in officina.
L’atelier, inteso come laboratorio condiviso, diventa il riferimento concettuale per un guardaroba che evolve con coerenza rispetto alle collezioni precedenti. Ogni capo racconta un frammento di quell’ambiente, reinterpretandolo in chiave contemporanea, attraverso tessuti trattati, volumi decisi e dettagli che richiamano attrezzi e materiali tecnici.
Un viaggio materico tra lavorazioni e volumi
Il percorso creativo si articola in tre fasi. Si apre con l’intensità cromatica del rosso, accompagnata da materiali dall’aspetto vissuto come canvas spalmati, pelle tamponata e denim trattati con effetto acidato. Questi elementi trasmettono un senso di tattilità autentica e di esperienza vissuta.
La seconda fase si orienta verso un’estetica più raffinata: il tailoring Q-Cycle by Ferrari si esprime in toni neutri come l’argilla, abbinandosi a tessuti tecnici tinti a freddo e a popeline azzurri con righe jacquard. Un’interpretazione più delicata del guardaroba da lavoro che si evolve in capi dal taglio sartoriale, senza mai rinunciare alla funzionalità.
Infine, la collezione esplora una leggerezza estiva con sete stampate in rosso maison, ispirate a foulard d’archivio ideati negli anni Ottanta ma mai realizzati. Le texture diventano eteree con pelli sottilissime e canapa lasciata nel suo colore naturale. Il nero, in piccole dosi, definisce e accentua alcuni elementi.
Dettagli sartoriali tra ergonomia e carattere
L’approccio Ferrari alla costruzione dell’abito è definito da una forte componente ingegneristica. Le linee scolpiscono la silhouette, senza rigidità, ma con un’attenzione precisa alla proporzione e alla funzione. I tailleur con gonne lunghe, i completi e i trench mantengono un profilo deciso. Le alette, che percorrono tute, maniche e pantaloni ampi, aggiungono movimento e tridimensionalità.
L’eroismo si traduce in un certo erotismo visivo, in blouson dalla forte personalità e abiti in pelle ricamati con pattern ispirati alle tute da guida. Anche il denim assume una nuova veste, più sofisticata, pur richiamando il pragmatismo del workwear.
L’officina come fonte di ispirazione creativa
Oltre ai tessuti, anche gli accessori traggono ispirazione dal contesto dell’officina. Viti, bulloni e lucchetti si trasformano in charm e gioielli dal gusto ironico e raffinato. La borsa Dino bag soft, con linee curve e struttura morbida, incarna questa idea di fusione tra funzione e stile.
Completano la proposta borse a mano dalle proporzioni architettoniche, piccole tool bag da portare a tracolla, e calzature essenziali: pump ballerine, sabot decorati da nodi, tutti pensati per essere versatili e distintivi.
La collezione Ferrari Resort 2026 è una narrazione che attraversa ruoli, generi e ambienti, creando una continuità tra abiti e corpo, tra materia e movimento. Ogni dettaglio suggerisce una visione che prende forma attraverso la lavorazione, la ricerca, l’esperienza diretta. Una moda che si radica nell’azione e si sublima nell’eleganza di chi la indossa.
credit image by Press Office – photo by Ferrari