Fondazione Prada Pedro Almodovar – Si è svolto al Cinema della Fondazione Prada a Milano l’evento di presentazione della rassegna “Soggettiva Pedro Almodóvar”. La proiezione speciale dell’ultimo film del regista Dolor y Gloria è stata preceduta da una conversazione tra Almodóvar e l’artista Francesco Vezzoli.

Alla presenza dei Presidenti della Fondazione Miuccia Prada e Patrizio Bertelli e del Soprintendente Artistico e Scientifico Germano Celant hanno preso parte all’evento il Presidente di Warner Bros. Entertainment Italia Barbara Salabè e personalità del mondo del cinema e della cultura come Agustín Almodóvar, Stefano Boeri, Ferdinando Bruni, Francesco Melzi d’Eril, Liliana Moro, Maurizio Nichetti, Adrian Paci, Diego Perrone, Antonio Rovaldi, Andrée Ruth Shammah, Silvio Soldini e Ornella Vanoni.

Il progetto riunisce 8 film spagnoli selezionati dal regista (in programma dal 6 giugno al 26 luglio 2019) da Peppermint Frappé (Frappé alla menta), 1967 di Carlos Saura a Magical Girl, 2014 di Carlos Vermut. “Soggettiva Pedro Almodóvar” è accompagnata da un programma dedicato al cinema spagnolo che include 9 lungometraggi realizzati dal regista dal 1983 al 2004 e 4 film prodotti da El Deseo, la casa di produzione fondata da Pedro e Agustín Almodóvar.

Nel dialogo con Francesco Vezzoli, Pedro Almodóvar ha affrontato molte questioni che riguardano il suo cinema, le sue influenze e le ragioni che hanno guidato la selezione dei film della rassegna. Partendo dagli elementi autobiografici del nuovo film Dolor y Gloria, il regista si è soffermato sul tema del desiderio che percorre la sua intera produzione e che ha costituito fin dall’infanzia uno dei motivi di fascinazione verso il cinema.

Tra le fonti di ispirazioni più importanti Almodóvar ha elencato molti autori del cinema italiano, definendolo “il migliore al mondo fino agli anni Settanta”. Per quanto riguarda il cinema spagnolo, Almodóvar ha raccontato come gli anni Sessanta rappresentino per lui la stagione più interessante della produzione cinematografica iberica.

Alcune pellicole della sua rassegna come Peppermint Frappé (Frappé alla menta) del 1967 di Carlos Saura e El Verdugo (La ballata del boia) del 1969 di Luis García Berlanga sono per Almodóvar “veri gioielli sconosciuti al di fuori della Spagna” e quindi saranno per il pubblico italiano una vera scoperta.

Almodóvar ha affermato di sentirsi “orgoglioso di essere l’ambasciatore del cinema spagnolo grazie alla Fondazione Prada”. Il dialogo si è concluso con l’evocazione di icone popolari e personaggi femminili protagonisti del suo cinema. Secondo Vezzoli i film di Almodóvar hanno saputo celebrare l’identità femminile come elemento “generatore di idee, sentimenti, verità, bellezza e rifugio”.

credit image Fondazione Prada Pedro Almodovar by Press Office – photo by Ugo Dalla Porta