L’irrefrenabile energia e joie de vivre di Gufram non potevano che esplodere in modo fragoroso durante la Milano Design Week. Il brand, storicamente legato agli iconici pezzi della stagione radical, presentati in maniera sempre fresca nei suoi colorati cataloghi, ci fa ballare tutti con Disco Gufram, la sua discoteca visionaria.

Da non perdere l’ultimo elettrizzante progetto ideato da Charely Vezza – proprietario e anima di Gufram, nonché fuoriclasse del divertimento e del buon vivere – in cui un luogo simbolico come la discoteca, uno spazio così strettamente connesso alla cultura pop fin dalla metà degli anni ‘60, viene ripensato e rielaborato da oggetti contemporanei, per unire passato e presente.

Gufram aveva già prodotto un’intera collezione di sedute stravaganti per quelli che oggi chiameremmo “gli spazi della libertà”, e per questa nuova avventura ha deciso di coinvolgere tre realtà creative – gli italiani Atelier Biagetti (Alberto Biagetti e Laura Baldessarri), gli olandesi ROTGANZEN (Robin Stam e Joeri Horstink) e i francesi GGSV (Gaëlle Gabillet e Stéphane Villard) – per creare la propria discoteca surreale nel cuore di Milano.

Ad Atelier Biagetti è stato chiesto di interpretare la storica serie di imbottiti da discoteca; ricercando negli archivi dell’azienda e trascorrendo qualche serata in diversi club (un modo piacevole per esaminare l’argomento), Laura e Alberto hanno disegnato divani dalla forza speciale e di grande carattere.
Ispirandosi alla collezione Linea Discoteca, sviluppata dal marchio alla fine degli anni ‘70 – i cui pezzi avevano già nomi intriganti – il duo ha pensato cinque differenti modelli di sedute imbottite che dalla disco entrano direttamente nelle case stravolgendone gli spazi: sono Betsy, Tony, Stanley, Jimmy e Charly.

Laura e Alberto sono stati “immediatamente ispirati dai nomi dei divani originali, che li identificavano dando loro una definita personalità. Quei nomi ci evocarono personaggi reali con i quali interagire e abbiamo deciso di lasciarci influenzare totalmente, dando loro una seconda vita. Ogni pezzo è concepito come una persona, con comportamenti precisi, senso dell’umorismo, bellezza, anche alcuni vizi e sogni che si scatenano durante la notte”. La volontà dei designer è stata quella di non tradire il mood della collezione originale, ma reinterpretarla dandole un twist contemporaneo: non si tratta di oggetti vintage, ma della possibilità di portare nell’interior un pezzo della propria discoteca preferita.

Ogni club deve avere una pista da ballo ipnotica, così Gufram ha invitato lo studio parigino GGSV – Gaëlle Gabillet e Stéphane Villard – perché realizzasse una “compilation” di tappeti capaci di ricreare quella magia; Dance Floor trae ispirazione dalla geometria delle piste da ballo con l’ambizione di far ballare tra le pareti di casa. Sono magici e devono essere provati per scoprirne l’effetto. Pensati in colori brillanti e forme diverse – circolari, lunghi e sottili, tutti con bordi arrotondati, disponibili in arancione, rosa, viola e nero – danno un tocco creativo agli spazi.

“La collezione di tappeti Dance Floor è l’incontro di un pattern a strisce e un podio illuminato dal neon, così da farvi sentire i re del divano”, dicono Gaëlle e Stéphane della loro collaborazione con Gufram: “‘Ooh, I feel love, I feel love, I feel love, I feel love, I feel love’ … proprio come Donna e Giorgio, condividiamo con questa azienda l’amore per il gioco”.

E quando la festa è finita ed è ora di andare a casa, anche i mobili si lasciano andare un po’. ROTGANZEN è uno studio olandese di pop art design fondato nel 2009. Nati e cresciuti nei dintorni di Rotterdam, Robin e Joeri hanno sviluppato la capacità di creare progetti fuori dall’ordinario: modificando l’aspetto e il contesto di oggetti quotidiani e indagando la loro essenza, riescono a dar vita a connessioni inaspettate giocando con le contraddizioni. Il risultato sono lavori ricchi di contrasti visivi e concettuali, in cui non prevalgono mai un solo materiale o un solo stile.

After Party, serie che si compone di tre cabinet e due coffee-table, rappresenta un promemoria malinconico della natura fugace del glamour. L’iconica disco ball viene reinterpretata immaginandola a riposo, dopo una lunga nottata. Per i ROTGANZEN questa collezione rappresenta una “metafora visiva della gloria in via di dissolvenza, come possiamo vedere nelle masse di forme amorfe congelate, coperte da una scintillante pelle, composta da frammenti di specchi. Ciò che una volta era una forma perfetta, assume oggi un nuovo carattere e un significato. Tuttavia, non si tratta di una sfortunata rappresentazione della realtà, bensì di una giocosa lettura della gloria passata”.

Con Disco Gufram il marchio italiano supera ancora una volta i limiti del design: il risultato è un’esperienza energetica, caleidoscopica e coinvolgente. Con Disco Gufram ogni ambiente può trasformarsi in una vera e propria discoteca.

Insime a Charley Vezza, Global Creative Orchestrator Gufram, e ai designer di Disco Gufram, Alberto Biagetti e Laura Baldessarri (Atelier Biagetti), Gaëlle Gabillet e Stéphane Villard (GGSV), Robin Stam and Joeri Horstink (ROTGANZEN), anche: Sandra Vezza, Anna Dello Russo e Angelo Gioia, Maurizio Cattelan, Fabio Novembre, Francesca Cavallin, Micol Sabbadini, Umberta Beretta, Warly Tomei, Paola Manfrin, Maria Luisa Trussardi, Daniel Arsham, Job Smeets, Cristina Saracino, Tony Chambers.

Disco Gufram
Mediateca Santa Teresa
Via della Moscova 28

credit image by Press Office – photo by Bruno Gareffa, Delfino Sisto Legnani e Marco Cappelletti