Come in tutte le belle storie – aziendali – dietro a un bel prodotto si celano altrettanti racconti, facce e mani, che lavorano, si sporcano e producono. Questa storia parla del prodotto. In fabbrica.

La fabbrica è il luogo da cui partono le storie che scorrono e sono narrate sui rolli, che diventano carte da parati e viaggiano per arrivare a destinazione. Negli ambienti di chi ha scelto di raccontarle, sui muri delle singole architetture. Ecco da dove parte Wallpaper Land, dal voler raccontare il dietro le quinte di un’azienda – Jannelli&Volpi – che ha fatto della sua italianità e capacità produttiva altamente tecnologica, il successo nel settore della carta da parati.

Quest’anno Jannelli&Volpi racconta il suo processo produttivo, mettendolo al centro dell’evento fuori salone, con Wallpaper Land, che porta la firma per l’art direction di Matteo Ragni Studio.

La rappresentazione si basa sulla correlazione di tre elementi chiave: suono, decoro e colore. Dove il suono rappresenta il momento importante della realizzazione: la produzione dei wallcovering. Raccontato attraverso la proiezione di alcuni video close-up, realizzati sui macchinari della fabbrica, nei vari step del processo di stampa.

Suoni ritmati, che riproducono il sottofondo che si ascolta in fabbrica avvicinandosi ai macchinari – tradotti in musica grazie all’intervento di Lorenzo Palmeri – che diventano colonna sonora dell’evento. Il decoro, che si percepisce da subito entrando nella Gallery – luogo/fulcro di ‘Wallpaper Land’ – spicca su una sorta di ‘esercito di terracotta’ composto da piedistalli su cui si ergono le matrici di stampa. In un allestimento che inserisce alcune delle nuove collezioni presentate al fuorisalone, tra le quali Escher.

Infine il colore, raccontato tramite i pannelli che occupano le due infilate laterali, con una carta da parati realizzata ad hoc, partendo da una delle ‘metamorhosis’ della collezione Escher.

La sede milanese di Jannelli&Volpi verrà inoltre interessata da una trasformazione legata agli spazi commerciali aperti al pubblico, di pian terreno. Con una nuova conformazione dello spazio espositivo e di accoglienza. Nuovo invece il format che l’azienda ha deciso di dedicare al contract – che occuperà in modo permanente un’intera sala al primo piano – ideata per essere punto di incontro tra la fase produttiva e il prodotto, per professionisti e ambienti contract.