Fuorisalone 2019 Alessi Mudec – Alessi presenta in occasione della Milano Design Week il progetto A new moka is blooming in cui la Moka, nella sua nuova edizione pensata dall’architetto David Chipperfield, diventa il centro di un racconto che vede protagonista l’anima democratica di questa icona del disegno industriale, simbolo di una memoria condivisa celebrata in tutto il mondo.

Dal 9 al 14 aprile gli spazi del Mudec – Museo delle Culture ospitano Moka Alessi. Design & Re-Design, una mostra che racconta l’evoluzione delle caffettiere nella storia di Alessi, da Richard Sapper (1979) a David Chipperfield (2019); in mostra anche un’immaginifica installazione di Virgilio Villoresi, una “fiaba in movimento” realizzata con un linguaggio che evoca gli esperimenti del pre-cinema, e il film realizzato dal cineasta per il progetto.

Il progetto A new moka is blooming, sviluppato con la direzione creativa di Federico Pepe, di Le Dictateur Studio, nasce dalla volontà di Alessi di rinnovare uno degli archetipi del quotidiano: la moka è il simbolo di un’idea che, seppur già perfetta, può evolversi nel tempo ed essere un’icona dinamica. In questo senso la nuova Moka disegnata da Chipperfield è un elogio alla capacità di rinnovarsi, di adattarsi a nuovi contesti e sfide, consolidando il proprio ruolo nel mondo.

“La mia storia e quella della mia famiglia sono strettamente legate alla moka”, ricorda Alberto Alessi. “Il rassicurante brontolio del caffè è entrato nell’immaginario collettivo come immagine del quotidiano che si ripete ogni mattina: per molti è un rito, per tanti un’abitudine, per quasi tutti è soprattutto un piacere irrinunciabile. Ed è stata questa la sfida più grande, quella di innovare un oggetto iconico che rappresenta un modo di vivere. La nuova Moka disegnata da David Chipperfield riassume in sé tutte le caratteristiche emozionali dell’oggetto e lo spirito innovativo che già dagli anni ’30 caratterizzava il suo design. Da questo nuovo modo di intendere la tradizione siamo partiti per ideare A new moka is blooming che racconta la nuova Moka attraverso un film e una installazione, ideati da Federico Pepe e realizzati da Virgilio Villoresi, una mostra sull’evoluzione della caffettiera nella storia di Alessi, e attraverso un vero e proprio bar, un luogo fisico ma anche un luogo del cuore per assaporare il caffè e vedere la Moka di Chipperfield in azione”.

A new moka is blooming si pone così, da un lato, come una riflessione fortemente legata alla progettualità e al tema dell’evoluzione degli archetipi industriali, dall’altro è un racconto, attraverso una visione contemporanea, di quelle radici che identificano l’esperienza condivisa italiana legata al rituale del caffè, culturalmente trasversale, capace di travalicare provenienze sociali e luoghi geografici specifici. È una storia di evoluzione, letta attraverso un nuovo sguardo creativo sul quotidiano: un risveglio dei sensi e della fantasia che ha il gusto del caffè.

Con la mostra Moka Alessi. Design & Re-Design. From Richard Sapper (1979) to David Chipperfield (2019) Alessi rende omaggio, non solo ad uno degli emblemi dell’italianità, ma anche ad un progetto che è profondamente radicato nella storia della famiglia Alessi e del brand: la prima moka fu infatti progettata nel 1933 da Alfonso Bialetti, fondatore dell’omonima azienda e nonno di Alberto Alessi, attuale presidente del marchio.

In quegli anni la “caffettiera” rappresentò sicuramente una grande innovazione funzionale: era l’epoca in cui al nord la consuetudine era rappresentata dall’uso del “pentolino”, mentre al sud si utilizzava la Napoletana. A questa unificazione nel modo di fare il caffè si aggiunsero anche innovazioni economiche che contribuirono a tenere il prezzo accessibile – facendo diventare la moka un oggetto immancabile nelle case degli italiani – oltre ad un uso della comunicazione senza precedenti; la moka, infatti, fu tra i primi protagonisti di campagne pubblicitarie anche televisive. Il suo successo unico ha dato inevitabilmente origine, negli anni successivi, ad una sperimentazione intorno al prodotto che ha coinvolto aziende e progettisti.

È infatti il 1979 quando Alessi debutta nel mondo delle caffettiere affrontando una duplice sfida: da un lato, entrare in un mercato nuovo per l’azienda, dall’altro, trasformare in oggetto di design un prodotto popolare. Ed è così che nasce la prima caffettiera del brand, la 9090 di Richard Sapper, che, grazie al suo design futuristico e all’avanguardia, si aggiudica il Compasso d’Oro, diventando anche il primo oggetto Alessi ad entrare nella collezione del MOMA di New York.

Dal 1979 ad oggi l’azienda non ha mai sospeso la propria attenzione intorno all’oggetto “caffettiera” e in quarant’anni ha invitato i più celebri designer e architetti a confrontarsi con questo prodotto. Il percorso espositivo si snoda così attraverso i primi progetti degli anni Ottanta e Novanta con La Conica (1984), La Cupola (1988) e Ottagono (1993) di Aldo Rossi, la Mix Italia disegnata nel 1993 da King-Kong (Stefano Giovannoni e Guido Venturini), la Pelicano (1995) di Michael Graves.

Gli anni Duemila hanno visto protagoniste la RS09 (2006) di Richard Sapper, la Pina (2006) di Piero Lissoni, la coffee.it (2008) di Wiel Arets, la Moka (2012) di Alessandro Mendini, la Ossidiana (2014) di Mario Trimarchi – altro Compasso d’Oro –, la Pulcina (2015) di Michele De lucchi, fino alla Moka (2019) di David Chipperfield.

Nel film A new moka is blooming, di Virgilio Villoresi, da una distesa di “girasoli di fuoco danzanti” sboccia la nuova Moka: è la proiezione della preparazione del caffè attraverso la fantasia di una ragazza immersa nell’impalpabile limbo del risveglio mattutino. In questa dimensione onirica i tradizionali fornelli a gas, con le loro fiamme accese, si trasformano in un campo di fiori illuminato dalle luci calde di un’alba astratta; è un elogio a quel momento magico, enigmatico, che si colloca in modo indecifrabile tra la realtà del risveglio e il sogno.

La ricerca eclettica e sperimentale di Villoresi si declina, inoltre, in un’installazione che rivela la profonda conoscenza dell’artista delle tecniche analogiche legate alla tradizione del pre-cinema: la progettazione di uno zootropio pensato appositamente per Alessi trasporta lo spettatore in un’esperienza magica, attraverso un dispositivo ottico ispirato ai giochi per bambini di epoca vittoriana, capaci di produrre immagini in movimento attraverso espedienti meccanici e illusioni ottiche.

La nuova Moka diventa così protagonista di una giostra danzante, in cui un piccolo personaggio caratterizzato da una testa-fiammella salta e interagisce con la caffettiera: è una fiaba animata in cui – grazie a giochi di luce e movimenti – gli elementi prendono vita in modo potente, facendo riaffiorare la fascinazione per la sorpresa e la scoperta.

Gli spazi del Bistrot del Mudec si trasformano nella MOKERIA, un luogo dall’animo pop e vivace, pensato per far vivere in un modo inedito l’esperienza del caffè preparato con la Moka: è la celebrazione di un rito che porta con sé gesti e sonorità uniche legate a questo oggetto, capace di sorprendere ancora per la sua attuale contemporaneità. La nuova moka torna così alla tradizione del metodo classico per il tipico caffè italiano: sostenibile dal punto di vista ecologico e legato indissolubilmente alla ricerca di un ritmo più dolce.

Mudec – Museo delle Culture
via Tortona 56, Milano
da martedì 9 a domenica 14 aprile 2019

credit image by Press Office – photo by Matteo Imbriani