Fuorisalone 2021 Martino Midali – In occasione della Milano Design Week gli arazzi O-Rama, un progetto dall’animo green realizzato da FORO Studio, sono i protagonisti delle vetrine di Martino Midali a Brera. Cominciare ad applicare l’economia circolare nel riciclo dei tessuti ridurrebbe di molto la quantità di rifiuti da smaltire. Oggi l’87% viene conferito in discarica o incenerito, con un volume paragonabile a un camion della spazzatura pieno di rifiuti tessili ogni secondo. Se invece di essere considerati rifiuti da incenerire, i materiali tessili fossero rimessi in circolo, il valore complessivo dei rifiuti tessili che ammonta a più di più di 100 miliardi di dollari all’anno potrebbe essere conservato.

La pratica virtuosa di un reimpiego dei tessuti potrebbe contribuire a ridurre i costi dei materiali impiegati nei settori arredo, moda e abbigliamento, evitando quelli legati al trattamento rifiuti, mentre l’economia circolare legata al riciclo tessuti potrebbe essere un volano per l’occupazione.

L’ottica upcycling diviene in questo senso protagonista. Molto diverso dal recycling – il cui obiettivo a volte è quello di far tornare un oggetto alla stessa funzione, a volte quello di trasformarsi perdendo valore – l’upcycling, riutilizza gli oggetti per creare un prodotto di maggiore qualità, reale o percepita.

O-Rama è la versione contemporanea di un complemento d’arredo classico, l’arazzo, che attraverso il riutilizzo di materiali provenienti da varie industrie metropolitane milanesi legate al mondo del fashion e dell’interior, nobilita il concetto di riuso e lo traduce in un linguaggio estetico. La sfida in questo senso è quella di trasmettere la forza di un concetto in un prodotto d’arredamento dove la concretezza dei materiali incontra l’impalpabilità delle idee.

I nuovi e inediti pezzi unici, realizzati interamente a mano, verranno esposti all’interno delle vetrine degli store Martino Midali. Lo scopo è quello di creare uno spazio giocato su quinte sceniche che faranno da contrappunto agli abiti e accessori esposti per rimarcare il “rapporto di complicità” che, attraverso l’upcycling, si insatura tra il mondo del fashion e quello dell’interior design.

Fuorisalone 2021 Martino Midali: la capsule collection

ORAMA #1

L’arazzo è composto da un telaio circolare realizzato in metallo su cui è intessuta una trama a raggiera in spago di fibra di lino. Su questi primi layer di supporto, trovano posto oltre mille maxi-paillettes fustellate ed annodate a mano, realizzate in pelle. Un quadrante dell’arazzo è invece composto da un assemblage di lembi di velluto di cotone di diverse tonalità. Uno specchio circolare al centro della geometria, chiude la composizione e gioca con luci e riflessi. Spago, pellame e tessuti sono materiali di recupero che provengono da aziende del settore calzaturiero dell’hinterland milanese. Tutti i materiali utilizzati seguono una logica di upcycling pre-consumer.

ORAMA #2

Degli spessi e variopinti layer di cascame di cotone, intrecciati sulla regolare geometria circolare, svelano due curvilinee e irregolari pezze di cavallino tinte in rosso. Le aree occupate dalle balze in cuoio nero esaltano il colore e la forma del cavallino e svelano la trama a raggiera – realizzata in spago di fibra di lino e ancorata al telaio metallico – che supporta l’intera composizione. Il cascame di cotone proviene da manifatture milanesi operanti nel campo della tappezzeria; mentre i pellami da aziende del settore calzaturiero. Tutti i materiali utilizzati seguono una logica di upcycling pre-consumer.

ORAMA #3

La metà superiore dell’arazzo – la cui struttura di base è realizzata in spago di fibra di lino ancorato ad un telaio metallico – è caratterizzata da una moltitudine di balze realizzate in velour bianco che vengono intervallate da sbuffi intrecciati di pura lana vergine. Sei pendagli dorati marcano il diametro della circonferenza, mentre accompagnano una cascata di fili in lurex dorato che tocca fino a terra. Il velour, la lana e il lurex provengono da aziende milanesi del fashion, mentre i pendagli provengono da manifatture milanesi operanti nel campo della tappezzeria. Tutti i materiali utilizzati seguono una logica di upcycling pre-consumer.