Gilberto Calzolari autunno inverno 2022 – Una collezione che risponde agli interrogativi degli ultimi due anni passati, in uno scenario che ha cambiato tutte le nostre abitudini e le dinamiche del vivere sociale, con la sostenibilità come opportunità per la creatività quella di Gilberto Calzolari, dal nome Ecomachìa.

Presentata durante la Milano Fashion Week all’interno dell’ADI Design Museum, luogo storico degli anni ’30 utilizzato in passato come deposito di tram a cavallo e impianto di distribuzione di energia elettrica, ora recuperato e trasformato in un luogo d’arte, è una collezione dallo spirito combattivo: spunto principale sono le divise militari, riprendendone il rigore e i colori ma reinterpretandole in chiave femminile.

La palette è essenziale: le tonalità militari del verde e del marrone, tocchi di azzurro e corallo, e nero, spesso associato con il giallo fluo come nell’abito midi in viscosa responsabile certificata SFC con le maniche in raso di poliestere 100% riciclato Newlife di Italian Converter (arricchite da nastri catarifrangenti) e nel completo camicia e gonna indossato con uno spolverino in lurex nero, per culminare nel total black del completo in vinile upcycled, composto da una blusa con collo a cratere ed ampie maniche con fibbie sui polsi e da una pencil skirt con spacco laterale.

Così, capi della seconda guerra mondiale ripensati e ricomposti diventano femminili e romantici, sotto il segno dell’upcycling creativo, marchio di fabbrica di Gilberto Calzolari: la trapunta in nylon usata per coprire le motociclette si trasforma in una mantella-poncho antivento, lo zaino da paracadutista verde militare si trasforma inaspettatamente in una gonna aderente al ginocchio e si abbina ad una romantica blusa bianca in satin BIO con collo a sciarpa. Il ritaglio di un borsone da guerra capovolto dà forma ad una minigonna con tasca applicata abbinata ad una camicia in cotone turchese arricchita da un volant in nylon giallo fluo.

Un trench militare originale viene recuperato e ritagliato per diventare un tailleur sartoriale composto da un cropped mini-trench, arricchito da un collo in eco-peliccia multicolor, e da una gonna a portafogli di linea trapezio. L’utilizzo di materiali sostenibili si ritrova anche nei capispalla tecnici maschili dove coulisse colorate ingentiliscono la silhouette segnandone il punto vita, come nel parka-trench in lana rigenerata BiBye (innovativo tessuto double in lana cardata di Manteco) mixato a un cotone altamente performante (In Pluvia Temporis, sempre di Manteco) che recupera le origini dei tessuti trench – progettati inizialmente per i soldati nelle trincee inglesi – e li rinnova in chiave hi-tech e sostenibile.

Il parka è presente anche nella versione corta in lana riciclata Principe di Galles beige, sempre con coulisse colorate in vita, abbinato a una pencil skirt dello stesso tessuto con spacco a zip doppio cursore. Un ulteriore esempio di moda green è poi il completo pantalone e giacca doppiopetto in tessuto check maschile dai toni bruciati MWool, una lana riciclata di ultima generazione che impiega un nuovo metodo di tintura senza sostanze chimiche e coloranti semplicemente mescolando fibre e sfumature diverse grazie all’esclusivo processo Recype.

L’austerità dei capi militari è bilanciata da pezzi più stravaganti con disegno camouflage astratto: come l’abito asimmetrico oliva, lo chemisier corallo e il total look camicia e gonna portafoglio rame – tutti in seta BIO certificata GOTS con finissaggio OEKO TEX by Clerici Tessuto. E anche un outfit “Yeti”: un abito romantico con balze e volant in georgette BIO turchese (impreziosito da cristalli Swarovski senza piombo), ingabbiato da un “harness” decorativo realizzato con bretelle da paracadutista e indossato insieme a guanti artici imbottiti di pile e a un cappuccio militare bordato di eco-pelliccia.

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