Gucci autunno inverno 2022 – Sulle passerelle di Milano Moda Donna sfila la collezione Exquisite di Gucci. Alessandro Michele per questo nuovo racconto della Maison si ispira al XIII secolo ed in particolare allo Speculum majus di Vincent de Beauvais che consacra lo specchio come strumento imprescindibile di conoscenza.

Gucci autunno inverno 2022: la collezione Exquisite, il fashion show

È attraverso lo specchio, infatti, che è possibile accedere a una comprensione trasparente ed esatta del reale.

“Prodigio della riproduzione immediata e totale, lo specchio diventa il simbolo della visione inalterata delle cose” (J. Baltrusaitis).

La sua capacità riflettente permetterebbe, secondo questa prospettiva, di accostarsi in maniera fedele allo statuto ontologico del mondo: un approccio in base al quale le cose sarebbero esattamente come le vediamo. Si tratta, tuttavia, di una prospettiva soffocante.

“Sono sempre stato refrattario al mito della visione esatta che finisce inevitabilmente con il congelare la potenza immaginifica del mondo. Per questo motivo ho voluto recuperare un’altra qualità dello specchio. Quella cioè di costruire aberrazioni, incanti, fantasmi. Penso agli specchi magici descritti nei trattati di catottrica del ‘600. Si tratta di specchi, incastrati all’interno di preziose wunderkammer che agiscono come macchine di dilatazione e trasfigurazione della realtà. In queste macchine teatrali, è la bizzarria del prestigio ottico a produrre vertigini e meraviglia: una testa perde gli occhi, un albero diventa foresta, corpi umani si trasformano in cavalli, le divinità diventano policefale. È la celebrazione della metamorfosi, in cui la meccanica giocosa delle rifrazioni rompe ogni limite spaziale, aprendo la Strada all’evasione” racconta Alessandro Michele.

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“Moltiplicazioni, sostituzioni, rovesciamenti, ingrandimenti, riduzioni, dilatazione, strozzatura delle forme” (J. Baltrusaitis), sono le operazioni che gli specchi barocchi compiono per creare un alter mundus fantastico. Ma sono anche le operazioni necessarie per costruire un vestito: specchio magico per eccellenza capace di re-incantare la nostra presenza nel mondo.

L’abito, infatti, ha la capacità di riflettere la nostra immagine in una dimensione espansa e trasfigurata. Al pari di un theatrum catoptricum polydicticum, i vestiti si offrono come operatori di molteplicità. Indossarli vuol dire attraversare una soglia trasformativa in cui noi diventiamo qualcos’altro; significa poter incrementare e articolare differentemente il nostro potenziale espositivo e identitario.

“Uso quindi la metafora dello specchio magico per accostarmi al potere fantasmagorico. Un potere sacro che irradia dalla superficie dei tessuti. È su questa superficie tattile che lavoro attraverso rimandi, alterazioni, feritoie e innesti. Giustapponendo mondi e Significati. Alterando la stabilità della percezione. Manipolando e magnificando l’esistente. Attraverso questi interventi, celebro i vestiti come veri e propri laboratori ottici: macchine magiche capaci di proiettare nel mondo fiabe di metamorfosi e reincanto” conclude Alessandro Michele.

Special guest alla sfilata: Rihanna e A$AP Rocky, Jared Leto, Jodie Turner-Smith e Joshua Jackson, Stan Smith, Serena Williams, Achille Lauro, Emma Marrone, Alessandro Borghi, Benedetta Porcaroli, Chiara Ferragni e Fedez, Denise Tantucci, Guido Maria Brera, Maurizio Cattelan, Chiara Tagliaferri, Damiano e Fabio D’Innocenzo, Carlotta Gamba, Massimo Bottura, Mario Gianani, Little Simz, Clara Luciani, Kelvin Harrison Jr., “Vivi” Nevo, Alexis Ohanian, Jungjae LEE, Susie Cave, Harris Dickinson, Daisy Jessica Edgar-Jones, Elyas M’Barek, C. Tangana, Ahmed Malek, Aleksandr Gudkov, Lil Dre, Atiba Jefferson, Tyshawn Jones e molti altri.

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credit image by Press Office – photo by Cosimo Sereni