Gucci campagna Love Parade: l’eterna bellezza, Hollywood e un rave party

Gucci campagna Love Parade – La Maison svela la nuova campagna Love Parade che celebra la bellezza e i 100 anni di Gucci. La bellezza infatti non è stasi, ma è il risultato costantemente in fieri di una tensione, di un conflitto. Immagini e immaginazione vanno velocemente, corrono avanti.

Gucci campagna Love Parade: la campagna, il video

https://youtu.be/a0ebyT6Irg8

Ci ritroviamo nuovamente a Los Angeles e guardiamo le luci della strada. Seguiamo quelle sagome auratiche che abbiamo visto incedere sull’Hollywood Boulevard, una teoria di figure di quel mito moderno che è il cinema riattivate dal tempo sempre presente della moda. Una sequenza delle nostre ossessioni e dei nostri desideri tramutata, grazie a uno spazio performativo che sfuma il confine tra corpo e abito, in narrazione di personaggi che rubano la vita per diventare moda. Romanzo visuale dal doppio movimento nel guardare e nell’essere guardati. Intanto altri divi (divinità) occupano la scena affollandosi chiassosi e indisciplinati sulla strada.

“Ho pensato al culto della bellezza di cui mi ha nutrito. Al dono irrinunciabile del sogno. All’aura mitopoietica del cinema. E ho scelto Hollywood Boulevard”, dice Alessandro Michele per spiegare questo viaggio alle origini della sua biografia. E insieme alle origini del mito Gucci.

Li seguiamo ancora. Tutti insieme si avviano a celebrare il rito del banchetto. Una festa che fa convivere esseri umani e dèi attorno a tavole imbandite. I protagonisti dei nostri sogni come potrebbero apparire nelle nostre fantasie: Beanie Feldstein, Deng Lun, Jared Leto, Jungjae Lee, Liu Wen, Miley Cyrus e Snoop Dogg si offrono a un simposio liberatorio che scivola nel rito dionisiaco del ballo.

Lo sguardo si concentra sui passaggi repentini che accarezzano le diverse superfici. Dove comincia il tessuto dell’abito e dove comincia la texture della pelle? Abiti, corpi, spazi ossessivamente concentrati nella sequenza dei fermoimmagine e dei movimenti che Alessandro Michele compone con la complicità dei fotografi Mert & Marcus, assecondando una sceneggiatura mirata a trattenere l’eros che risuona negli sguardi.

Mentre gli autori plasmano l’atmosfera, l’abito direziona la gestualità. Il loro segreto è di avere limpidamente presente la natura di soglia – queer o fantasmatica – delle mani che portano i corpi alle parole e le parole ai corpi. L’abito rigenera il desiderio, lo articola, fornisce una mappa d’orientamento. Scatti e contrazioni sono più seducenti di morbide levigatezze. Un laboratorio. Un rave. Un’arena costellata di epifanie.

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CREDITI
Direttore Creativo: Alessandro Michele
Art Director: Christopher Simmonds
Fotografia e Regia: Mert Alas e Marcus Piggott

MUSIC CREDITS
“Venus In Furs” – Album Version (Mono)
Artist: The Velvet Underground
Music & Lyrics by Lou Reed
© 1967 EMI Publishing Italia Srl on behalf of Oakfield Avenue Music LTD
(P) 1967 UMG Recordings, Inc.
Courtesy of Universal Music Italia Srl

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Da oltre 18 anni lavora nel mondo dei media e della comunicazione e si occupa di creare contenuti per il web e i social media. Dalla formazione in Filosofia presso l'Università La Sapienza di Roma, approda nel mondo digital dove ha collaborato con molti network editoriali italiani. Iscritta all'Albo dei Giornalisti nell'elenco Pubblicisti. Nel 2019 ha fondato il magazine digitale GlobeStyles. Dal 2019 è anche responsabile Lifestyle di Quotidiano Motori.

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