Gucci Chime for Change 2021 – Proseguendo nel suo impegno a sostegno dell’uguaglianza di genere tramite Chime for Change, Gucci annuncia la pubblicazione del nuovo numero di Chime Zine, l’adesione al Generation Equality Forum, attraverso cui rafforza il suo contributo a favore dell’uguaglianza di genere, e i principali beneficiari di Chime for Change di quest’anno.

Gucci Chime for Change 2021: ZINE No. 3

In linea con il costante impegno di Chime per far conoscere le storie di attivisti e artisti che si battono per l’uguaglianza di genere, il nuovo numero della Chime Zine si focalizza sui movimenti a leadership femminile in tutto il mondo. I contributi mettono in rilievo le organizzazioni di base e lo sviluppo dei movimenti popolari, tra cui Women’s Strike in Polonia, #EndSARS in Nigeria, la lotta al femminicidio in Turchia, il movimento di resistenza delle giovani femministe in Egitto, il mondo dell’arte e del fumetto femminista in Italia.

Un numero limitato di copie della Chime Zine sarà disponibile presso il Gucci Garden di Firenze, il Gucci Wooster Bookstore e la libreria Dashwood Books di New York. Il nuovo numero sarà inoltre distribuito all’interno di alcune copie del prossimo numero di Mission Magazine, mentre l’edizione digitale sarà disponibile su Gucci Equilibrium, il sito Gucci dedicato alle tematiche sociali e ambientali.

Curata dall’attivista e autore Adam Eli e con la direzione artistica dell’artista MP5, la nuova edizione della Chime Zine include saggi, interviste e opere grafiche che affrontano argomenti quali l’importanza dei simboli visivi nei movimenti sociali; il sostegno alla tradizione di resistenza in Egitto per la nuova generazione; le donne e i gruppi emarginati che hanno dato vita al movimento #EndSARS in Nigeria; la rivolta delle donne in Polonia; la necessità di attirare l’attenzione internazionale sul fenomeno del femminicidio in Turchia; la risposta allo stigma legato alla violenza sessuale e l’importanza di preservare nell’era digitale la storia della cultura radicale femminista queer espressa dalle zine degli anni ’90 e ‘00.

Generation Equality Forum

Per rendere più efficaci a livello mondiale le iniziative a favore dell’uguaglianza di genere, Gucci ha aderito al Generation Equality Forum in qualità di corporate leader nell’Action Coalition Leadership e Movimenti Femministi. Indetto da UN Women, co-organizzato dai governi di Messico e Francia in collaborazione con i movimenti giovanili e i rappresentanti della società civile, il Generation Equality Forum nasce con l’obiettivo di stimolare l’attività e l’impegno globali per raggiungere la parità di genere entro il 2026.

Nonostante i significativi successi registrati nei venticinque anni dalla storica Conferenza Mondiale sulle Donne tenutasi a Pechino nel 1995, nessun Paese ha raggiunto l’uguaglianza di genere, e la pandemia di Covid-19 ha esacerbato la mancanza di progresso. Riunendo stati membri, rappresentanti della società civile, aziende, organizzazioni giovanili, internazionali e filantropiche, il Generation Equality Forum è un momento di mobilitazione globale per garantire finalmente i diritti a tutte le donne e ragazze.

I partecipanti all’Action Coalition produrranno una serie mirata di azioni concrete per il quinquennio 2021-2026, volte a far sì che l’uguaglianza per tutte le donne incluse le donne queer, le donne transgender, le donne non binarie, le donne di colore, le donne disabili, le donne rifugiate, le giovani donne, le donne indigene e le donne che vivono nell’emisfero sud assuma un ruolo sempre più centrale nel dibattito globale post-Covid e oltre.

Con l’aggravarsi delle disuguaglianze di genere e le risorse economiche a livello mondiale concentrate altrove durante la pandemia, Chime for Change continua nel corso del 2021 ad erogare finanziamenti vitali a partner non-profit che lavorano con organizzazioni a leadership femminile, operanti in prima linea per proteggere e promuovere la sicurezza, la salute e i diritti umani delle donne in tutto il mondo, incluse le donne di colore, le donne transgender, le donne indigene e le donne disabili.