Gucci Garden Firenze Archetypes – Un archetipo è la forma originale da cui tutte le copie vengono tratte, impossibile da ricreare in sé. Ogni campagna di Gucci parla di un momento unico e irripetibile, che esprime lo spirito della collezione, e al contempo riflette la filosofia inclusiva, libera e audace del Direttore Creativo Alessandro Michele.

Da Tokyo a Los Angeles, dal Northern Soul al maggio ’68, la mostra vede protagonisti mitici costruttori di arche, esploratori intergalattici, cavalli, ballerini, angeli e alieni, tutti presenti in questa vasta esplorazione della visione caleidoscopica di Alessandro Michele. Gucci Garden Archetypes fruga fra le molteplici ispirazioni del mondo della musica, dell’arte, del viaggio e della cultura popolare che echeggiano nelle campagne di Gucci.

“Ho pensato che fosse interessante accompagnare le persone in questi primi sei anni di viaggio, invitandole a percorrere un attraversamento nell’immaginario, nella narrativa, nell’inaspettato, nel colpo di scena, nel luccichio. Ho creato un parco giochi delle emozioni che sono le stesse delle campagne pubblicitarie, perché proprio queste sono il racconto più esplicito della mia visione” racconta Alessandro Michele, curatore della mostra.

Tecnologia all’avanguardia, elaborate lavorazioni a mano e un innovativo interior design: tutto per creare una sequenza di diversi mondi immersivi, disegnati da Archivio Personale, lo studio di design che ha trasformato la visione di Alessandro Michele in spazi narrativi che riflettono e valorizzano l’unicità della sua estetica. Si accede alla mostra attraverso quello che sembra un centro operativo dietro le quinte; i visitatori si trovano davanti a uno split-screen che manda immagini in tempo reale della mostra che stanno per vedere. All’interno, un susseguirsi di spazi tematici e corridoi danno vita all’intricato world-building di 15 campagne di Gucci.

La campagna per gli ‘audaci, i brillanti e i belli’ dei rossetti di Gucci Beauty viene trasformata in una extravaganza multi-screen in cui si viene abbagliati da ogni parte dal sorriso imperfetto della cantante punk Dani Miller, che ha completamente stravolto le convenzioni del mondo della bellezza.

Gli spettatori entrano anche nel profumato paradiso floreale di Gucci Bloom, un giardino immaginario nascosto che diventa luogo di libertà per le tre star della campagna, l’attrice Dakota Johnson, l’artista e fotografa femminista Petra Collins e l’attrice, modella e donna trans Hari Nef. Carismatico e non convenzionale, questo gruppo di donne ha proposto per la prima volta la visione, nuova e inclusiva, della femminilità secondo Alessandro Michele.

In una stanza, una proiezione circolare crea la sensazione immersiva di essere “in pista” con i ballerini di Northern Soul che hanno preso parte alla campagna Pre-Fall 2017. Il casting, composto interamente da persone Nere, viene descritto da Michele come un “omaggio all’eleganza e alla creatività della Black culture”. Mettendola in primo piano, la campagna rispondeva all’esigenza di una più equa rappresentazione della comunità Nera nel panorama della moda.

L’omaggio della campagna Pre-Fall 2018 alla gioventù parigina del ‘maggio ’68’, in occasione del 50° anniversario, viene evocata da una scalinata ricoperta di graffiti, che collega i due piani degli spazi. Per la Primavera-Estate 2018, l’artista interdisciplinare Ignasi Monreal ha creato, in quasi 900 ore di minuzioso lavoro, un gigantesco murales dipinto a mano che ricopre mura e soffitto. In un’altra parte, 150.000 lustrini ricoprono le pareti in un’accecante reinterpretazione del viaggio a

Tokyo della campagna Autunno-Inverno 2016, mentre un diorama sullo stile di quelli museali fa da guida alle creature, agli alieni e agli esploratori del viaggio nello spazio della campagna Autunno-Inverno 2017.

Le collezioni ossessive della campagna Autunno-Inverno 2018 riempiono invece uno spazio terra-cielo in cui i visitatori sono circondati da scaffali colmi di migliaia di farfalle nelle teche, centinaia di orologi a cucù, parrucche colorate e sneakers. Gli ospiti possono anche ritrovarsi nel bagno del nightclub anni ’80 del set berlinese della campagna Primavera-Estate 2016, e dietro le quinte di una tentacolare villa modernista, quella del ‘party del secolo’ della campagna Cruise 2020.

I visitatori possono inoltre sfidare un labirinto di specchi per entrare in una casa maestosa come quella della campagna Cruise 2016, fare un salto nel mondo epico della comunità di costruttori di arche della Cruise 2019 e fare un giro sulla metro di Los Angeles in una carrozza uguale a quella che è apparsa nella campagna Autunno-Inverno 2015, la prima di Alessandro Michele.

Il catalogo di Gucci Garden Archetypes sarà la continuazione di questo viaggio nell’immaginazione di Alessandro Michele, un vero inventario della creatività in mostra e una collezione di immagini e sorprese, il tutto accompagnato da testi originali di personalità della scena culturale come il critico Achille Bonito Oliva, il filosofo Emanuele Coccia, l’artista e ricercatrice Anna Franceschini, il curatore Antwaun Sargent e l’advisor per la sostenibilità e la cultura Shaway Yeh.

Coerentemente con il lavoro di Gucci nella ricerca in campo digitale, sarà disponibile anche un tour virtuale su Gucci.com, che offrirà la possibilità di visitare la mostra. Sempre in linea con questi intenti e immaginando dialoghi che possano fondere realtà fisica e virtuale, la Maison ha collaborato ancora una volta con la piattaforma Roblox, portando nel suo “metaverso” l’esperienza Gucci Garden, che sarà disponibile a partire dal 17 maggio per due settimane. Visitando questa galleria virtuale, liberamente ispirata alle campagne Gucci in mostra, gli avatar virtuali degli utenti assorbiranno elementi della mostra trasformandosi a loro volta in artwork digitali.

Gucci Garden Archetypes
Lunedì-Venerdì 10:00-19:00
Sabato-Domenica su prenotazione: guccigarden@gucci.com