Lardini autunno inverno 2023 – Il marchio simbolo della qualità artigianale e unicità sartoriale ha debuttato a Milano Moda Uomo con Evolving Elegance, la nuova collezione autunno inverno 2023 2024, attraverso un party con i dj Mace e Cristina Lazic, presso la suggestiva location di Palazzo Mezzanotte.

Evolving Elegance è la modalità con cui Lardini nomina il processo di rinnovamento del suo brand, in cui mantiene inalterata la narrazione di un gusto e di una raffinatezza che gli appartengono da sempre, ma che oggi conoscono nuove forme e formule pur rimanendo fedele ai suoi princìpi costitutivi.

Nessun sovvertimento, ma il perfezionamento di un’estetica che coltiva il saper fare e la qualità a livelli quasi maniacali in parallelo al desiderio di vestire un mondo che cambia: proprio come cambiano le persone, il loro modo di vivere, le loro abitudini. Assecondare un’eleganza in evoluzione vuol dire prima di tutto portare avanti uno spirito innovativo che riconosce la solidità delle proprie radici e grazie a queste trova nuova linfa creativa.

Lardini autunno inverno 2023: il new tailoring è black, rock, chic

Prendersi la libertà di cercare un altro ruolo alla sartoria e darle un twist un po’ hard e un po’ Eighties. Linee smilze, figure verticalizzate, design affilato ma speziato da una punta di provocazione. Omaggio ai gruppi rock degli anni Settanta e Ottanta evidenziato dai materiali di altissimo livello: sablé di viscosa e lana, moiré in seta, jacquard di flanella, pellicce ecologiche in mohair e lana, mischie di alpaca e lana, cuoio e pelle pieno fiore, panno dalla mano pesante, jacquard 3D per trench.

Da un lato: cappotti di derivazione militare con revers in contrasto, pantaloni dal profilo scarno, giacche dalle proporzioni corte, svelte, mercuriali sia tre bottoni sia doppiopetto, spesso con la sorpresa di una manica in cuoio. Dall’altro: il trionfo del coordinato, abito, cravatta e cappotto nello stesso tessuto.

Una filosofia del vestire sicura di sé dalle condizioni non negoziabili: ma i pin delle tribù punk sono rivestiti in raso o smaltati disseminati su giacche e biker jacket, i blazer hanno strutture definite oppure sono fluidi come cardigan. Accenti genderless: il trench è lo stesso della collezione femminile; una giacca con le spalle raglan di Lardini Donna migra nella linea Attitude insieme alle camicie in seta dal collo a sciarpa che si può annodare. Capo simbolo: la giacca spencer.

Lardini Lab: MonoTone

Un guardaroba innovativo, essenziale, chic e cosmopolita che accoglie le contaminazioni del mondo urban e sportivo scegliendo di declinarsi in cinque cromie puntuali: panna, grigio, blu, nero, verde militare. Enfasi sul mono-tono: mantello, pantaloni, giacche e perfino calzature nello stesso colore a sottolineare un design architettonico, nitido, realizzato in tessuti scattanti e dalla texture energica come la saglia di lana, la flanella stretch, il panno.

Le vestibilità confortevoli accostano la comodità dello streetstyle – i pants corti, il giubbotto con cappuccio, il cappotto dall’allure rilassata – alla sofisticazione delle lavorazioni. La maglieria minimale è costruita “a capo integrale”, tutti i bottoni sono rivestiti di tessuto, i capispalla sono destrutturati ma leggeri e caldi come camicie.

Impunture, tasche a filetto, cappelli da aviatore, boots di gomma nera: dettagli di una collezione che regala la lettura immediata di un vestire moderno e accogliente, all’insegna di una possibilità combinatoria dalle mille possibili sorprese. Capo simbolo: la shirt- jacket.

Lardini Collection: rileggere i classici

Una linea che si connette in maniera diretta all’heritage del brand, reinterpretato attraverso i colori – il bianco sopra tutti, ma anche il blu, il grigio, il rosa, il cammello, il turchese, il burgundy – e il rinnovato fascino dell’abito, offrendo una concezione spesso sorprendente di ciò che “moda maschile” significa attualmente.

Vince un originale tailoring che trova in tessuti esclusivi, pettinati e non cardati, dunque levigati fino all’esclusiva di lane ritorte a quattro capi, che permettono le creazioni di materiali ingualcibili e resistenti o il “mowear”, in cotone e lana che si trasformano in morbidezze tridimensionali. Torna l’abbigliamento per eventi come il coordinato tutto candido, le giacche dalla costruzione d’atelier (come la “Kosmo”), che si accostano al corpo senza costringerlo, anzi.

A dialogare con la modernità: l’assenza di taschini nei blazer e la presenza di jacquard “scolpiti” per texture bouclé che sembrano ideate per guardaroba femminili o nella maglieria, dove fibre pregiate modellano giacche realizzate con tessuti creati da produttori di calze per smitizzare i formalismi. Echi giapponesi nella solennità dei tagli e rifiniture.

Il denim è rielaborato, riprodotto con filati nobili a inserire nella collezione una nota vitale, determinata, decisa. I cappotti lunghi, snelli, con chiusura a doppiopetto suggeriscono l’idea di una tensione verso l’alto. I peacot in panno di lana rinunciano alla consueta citazione marinara per una costruzione degna di un architetto del Bauhaus. Tra l’antica arte della sartoria e queste innovative soluzioni, Lardini dimostra che il menswear diventa sempre più versatile con il passare del tempo. Ma non perde il suo fascino che ogni volta trova la forza di percorrere le vie del mondo. Capo simbolo: il coat oversize morbido e destrutturato.

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