Louis Vuitton Uomo Pre-Fall 2022Virgil Abloh, direttore artistico delle collezioni uomo di Louis Vuitton, ha sviluppato le pre-collezioni con lo stesso analitico rigore che ha definito le sue sfilate. Appassionato dall’atmosfera delle sfilate, ha messo tutte le sue energie nel declinare quella che ha definito la “normalità” delle pre-collezioni: “Capi essenziali di un guardaroba, 7.0’d.”

Attraverso questi abiti, ha spiegato che voleva “celebrare un’idea commerciale piuttosto che negarla nel modo in cui la moda tende a fare.” Coniando i termini “trendless” e “lifewear”, Virgil Abloh ha usato le sue pre-collezioni per riflettere su ciò che modella il guardaroba di un uomo. Nella sua prima pre-collezione ha presentato l’ideologia boyhood che ha continuato a seguire durante tutto il suo lavoro in Louis Vuitton.

“Cosa caratterizza l’abbigliamento come maschile? I ragazzi. Credo che i mattoni impilati l’uno sull’altro attraverso le nostre vite formino la narrazione di ciò che definisce l’abbigliamento di un uomo”, ha detto il direttore artistico. “Il mio lavoro di oggi è la prova di ciò che ho vissuto: come sono stato educato, cresciuto e come mi sono evoluto”.

Per la Pre-Fall completata e scattata prima della sua scomparsa, il 28 novembre 2021, Virgil Abloh ha applicato la propria filosofia ad una collezione che diventa il fulcro della mentalità di una nuova generazione. Privo di abiti dai codici convenzionali, l’abbigliamento tradizionalmente etichettato come “abbigliamento formale”, “abbigliamento da lavoro” o “streetwear” si intreccia in una visione del guardaroba per il futuro.

Fondato sul senso dell’abbigliamento generazionale, interpreta i codici degli adulti attraverso tagli comodi e materiali leggeri. L’idea di un completo a tre pezzi assume nuove forme: le gonne a portafoglio sostituiscono i gilet, i blazer prendono il posto delle utility jackets, i pantaloni stretti diventano svasati. Gli abiti di jeans rompono le regole tradizionali.

Karakoram, il motivo che prende il nome dalla catena montuosa, si presenta come un dettaglio in rilievo, ricamato, in versione jacquard, oltreché in dettagli di raso su un bomber. Il dégradé aggiunge una reminiscenza adolescenziale alla maglieria e le righe dei completi evocano la tela che rivestiva i bauli storici della Maison.

Una parte della collezione a tema estivo si concentra sull’elevazione dell’abbigliamento sportivo. Rivoluzionando i codici previsti, le tute sono realizzate in tessuti sartoriali e in pelle, un completo da lavoro è decorato con tasche in pelle vegana e le camicie si trasformano in maglie sportive decorate con ganci.

Portando le grafiche nel guardaroba professionale, la fantasia Damier di un abito jacquard si dissolve in minuscoli frammenti rivelando loghi LV in miniatura, paesaggi sfumati emergono dal denim e i motivi a griglia prendono forma attraverso il ricamo. Create dall’artista Ghusto Leon, le immagini di graffiti, simbolo senza tempo dell’irriverenza giovanile, sono sublimate dalle preziose lavorazioni in fil-coupé, jacquard, ricami, e decorano i copricapo con il velo.

Cappelli e berretti utilizzati nell’apicoltura giocano con le idee dei mestieri e con le definizioni, un discorso chiave nel lavoro di Abloh, che spesso ricordava al suo pubblico: “Non lasciare che il tuo lavoro quotidiano ti definisca.”

Infine, il motivo rave della collezione autunno inverno 2022 si sviluppa su shorts-suit con paisley sfumati e motivi Monogram. I mocassini in pelle patinata e il modello driver con suola in gomma destrutturata sono declinati in una ricca gamma di colori. Le calzature in camoscio sono decorate con dettagli Monogram e cinturini in metallo.

Le LV Runner Tatic sono in rete e in versione mule coperte di pelle bianca ondulata. Le borse interpretano la texture grafica della collezione: il pattern Damier diventa una scacchiera su uno zaino, mentre la Keepall è in versione patchwork, con colori ed elementi Monogram, con grandi loghi LV ripresi in toni a contrasto su borse e portafogli.

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