Luisa Beccaria primavera estate 2022 – Una Capri mitica e ancestrale, con le bianche cupole dalle linee sinuose della chiesa a richiamare seducenti forme femminili. Si odono i rintocchi delle campane, lontane. Luisa Beccaria presenta la sua nuova collezione in un dissolversi di grotte, paesaggi assolati e antichi camminamenti, con una sfilata digitale che è un’ode ai contrasti dell’isola dell’amore.

Luisa Beccaria primavera estate 2022: il fashion show

Spiagge di ciottoli e sentieri nella natura selvaggia, vie lastricate di pietra tra verdissimi pini marittimi, l’immancabile magia del mare sono la scena su cui muovono le modelle, tutte partenopee, indossando look iper femminili e timeless, daily to night, che si ispirano all’energia, alla luce, ai colori di questa terra tra le acque mediterranee.

Come uscite dal mito, donne sirena, muse e ninfe si vestono di fantasie minute e bagliori fioriti con profonde scollature, oppure con versatili e impalpabili caftani a balze. L’effetto trompe-l’oeil crea fini giochi prospettici per gli spezzati composti da short con brassiere, gonne a corolla con bluse e maxi gonnelloni a volant, che sembrano one-piece-dress riletti in chiave moderna. Mini, maxi o al ginocchio, gli abiti fluidi e gli chemisier si arricchiscono con piccole rouches e maniche morbide e arricciate, un omaggio alla forme della natura pensato per ogni summer occasion: si respira aria di vacanze, in barca così come in campagna.

La collezione “mare”, che anticipa il prossimo debutto della linea beachwear, presenta piccoli pezzi, costumi, hot pants sartoriali, bustier e prendisole in fresco sangallo bicolor (rifinito con pizzi e punto ajour nei toni del corallo o del celeste), alternati a outfit dello stesso tessuto ma di un blu profondo. Anche l’underwear in tulle e morbido jersey è perfettamente coordinato.

Luisa Beccaria declina anche l’iconico print “papavero”, reso celebre negli anni ’90 da una testimonial d’eccezione come Julia Roberts, giocando con i colori e con i pesi dei tessuti. La leggerezza di organza, chiffon e garza si contrappone al lino vigoroso o al comfort assoluto del cotone stretch.

Le stampe, che provengono dall’archivio, esplodono in una sinfonia di fiori: micro e macro papaveri, appunto, ma anche floral stripes, mini-fantasie e rose che sfaldandosi compongono nuove figure. Tutto racchiuso, proprio come in un bouquet, da nastri entre-deux in tessuti coordinati o velluto, che contribuiscono a definire fit e silhouette.

Agli abiti fanno da contrappunto romantici e funzionali cappelli a falda larga, shopper e teli mare in cotone o spugna, stampati con gli stessi motivi e nuances. La linea accessori si completa con cerchietti, fasce larghe in tessuto, flat ribbon sandal che si allacciano alla caviglia e catene funky realizzate a mano da artigiani capresi.

Le cromie raccontano un’eterna aurora dai sapori classici: i rosa sfumano nei rossi e nei viola, mentre i blu e gli azzurri del mare e del cielo degradano sugli evening dress che si fanno trasparenti come acque sorgive.

Contrasti di albe e tramonti che intessono una narrazione tra leggende locali e antiche tradizioni, racconti di puro amore dove sogno e vita si mescolano in un mito, che assume i contorni della contemporaneità e della quotidianità.