Maison Margiela primavera estate 2022 – Un raduno al chiaro di luna di personaggi mossi dallo stesso credo e dalle stesse convinzioni. Per la collezione Co-Ed primavera estate 2022, Maison Margiela osserva i desideri di una nuova gioventù utopistica in un’epoca in stato di emergenza.

Maison Margiela primavera estate 2022: il fashion film

Rinvigoriti dall’idea della possibilità, il loro ottimismo e la loro esuberanza si fondano su una consapevolezza: la venerazione di natura, tempo e istinto. Un’eroica speranza verso il futuro. Traendo ispirazione dalle investigazioni alchemiche proposte nella collezione Artisanal, il direttore creativo John Galliano sviluppa le regole della haute couture in espressioni co-ed che riflettono il potere della natura e del passare del tempo.

Evocando il dialogo tra savoir-faire e prêt-à-porter, il film della collezione sposta la videocamera dalla cornice del set e ritrae artisticamente il processo industriale. Diretto da Olivier Dahan e basato su un concetto originale di John Galliano, il film ritrae il raduno di una nuova generazione animata da un coraggio collettivo. L’euforia della poesia senza tempo di William Blake. Dalla nebbia di tempi incerti emergono silhouette eroiche, cavalieri dalla nuova armatura.

Una riconnessione alla natura espressa attraverso ricami di animali antropomorfi su maglieria, lingerie e calze: un sentimento esplorato ulteriormente nei codici dell’abbigliamento nautico. Cappotti spigati e vestiti anonimity of the lining aggrovigliati a reti colorate con ricami di piume. Un accenno alla pratica ambientalista della pesca col magnete, utilizzata per filtrare le acque urbane da oggetti inquinanti. Loden con elementi di giacche in denim simboleggiano la rivalutazione dei codici del passato intrapresa dalla nuova generazione.

Essorage è la nuova tecnica alchimistica Artisanal. Le tracce del passare del tempo lasciate sui capi ottenute attraverso trattamenti e lavaggi con enzimi. Come nella Co-Ed, il velluto color zibellino di un cappotto imbottito porta l’anima del tempo. Dettagli in torchon – il tessuto dei canovacci da cucina – sovrapposti a devoré di pizzo che evocano un senso di snobismo all’inverso. La ricontestualizzazione di materiali umili li trasforma in manifestazioni più desiderabili.