Tenerezza non dovrebbe essere il nostro primo sentimento quando sentiamo il nome di Maleficent, ma in questo nuovo film, Maleficent Signora del Male, ne troviamo in abbondanza. Come in ogni fiaba che si rispetti, però, non mancano intrighi, maledizioni, fate madrine e un principe azzurro.

Nelle sale dal 17 ottobre, il secondo capitolo di Maleficent, riprende le fila del discorso lì dove le aveva lasciate nel 2014, con Elle Fanning e Angelina Jolie nei panni delle due protagoniste. Aurora e Malefica continuano ad essere molto legate, ma la loro è una famiglia un po’ disfunzionale. Divenuta Regina del Bosco, Aurora vive nella Brughiera insieme ai compagni di sempre: Fosco, le invadenti fate madrine e il Principe Filippo.

La famiglia, infatti, sta per allargarsi, Aurora ha accettato di sposare Filippo (Harris Dickinson), erede al trono della confinante Ulstead. Il padre, Re Giovanni (Robert Lindsay) è un uomo amabile, ma la madre, la Regina Ingrid, è scaltra e subdula. Interpretata da una perfetta Michelle Pfeiffer, la Regina è un vero personaggio malefico. Ma come i migliori cattivi, c’è un senso di umanità: un motivo di compassione ed uno di disprezzo. Come Malefica, la Regina Ingrid è stata tradita da molti uomini nel corso della sua vita, ma ha gli occhi fissi sul suo obiettivo e niente le impedirà di raggiungerlo.

In un film come Maleficent, la storia è accompagnata da set e scenografie incredibili. Anche i costumi hanno un ruolo di eccezione. Tre donne forti ed indipendenti, così diverse le une dalle altre, avevano bisogno di look diversi. La costumista Ellen Mirojnick (The Greatest Showman, Dietro i Candelabri) ha lavorato con alcuni degli artigiani più talentuosi attualmente in attività, tra cui tagliatori di abiti, esperti nell’invecchiamento di tessuti, tintori, artisti tessili, designer di oggetti di scena, creatori di gioielli e responsabili acquisti. In aggiunta ai numerosi abiti creati per Malefica, Aurora e la Regina Ingrid, il suo dipartimento ha vestito circa 600 comparse da abitanti del regno.

Maleficent è iconica, il suo è il più personaggio più forte del film e deve essere sempre al di sopra di tutti gli altri. Non si confonde tra la folla e possiede una silhouette e una forma uniche nel loro genere. Ellen è partita dall’idea originale, una star in bianco e nero del mondo delle fiabe. La sua pelle è estremamente bianca, le sue labbra sono rosse e il suo corpo possiede un profilo inconfondibile e una forma molto decisa. All’inizio del film i suoi accessori sono organici e col tempo si evolvono, includendo ossa e oggetti fatti d’oro, fino ad arrivare a diamanti neri e smeraldi. In questo film Malefica è sempre dotata di ali, ed i suoi costumi sono fatti di tessuti fluidi che svolazzavano nel vento a riflettere la sua libertà.

Aurora invece è uno spirito libero, eterea, leggera. Il suo guardaroba rispecchia la sua personalità, è sofisticato, perfettamente adatto a una persona che regna su un reame di creature mistiche. Ha un aspetto da fiaba moderna con una tavolozza cromatica impressionista, dominata dal blu e dal rosa pallido. I supoi abiti sembrano veramente creati con foglie intrecciate dalle fate.

In completa antitesi, si staglia la Regina Ingrid. Il suo è un look regale, rigido ma in qualche modo anche moderno. Indossa otto vestiti differenti che mantengono relativamente la stessa forma, ma sono fatti di tessuti diversi e hanno accessori differenti. “La gamma cromatica di questi abiti è dominata dal platino, dall’oro e dal color champagne, abbinati a una grande quantità di gioielli per rendere la Regina estremamente scintillante e comunicare la superbia insita nel personaggio”, afferma Mirojnick. “Ha una presenza delicata e forte al tempo stesso, e i colori dei suoi abiti non suggeriscono affatto la sua malvagità… anzi, fanno l’effetto contrario”.

Per Ulstead, invece, fin dal primo giorno, Mirojnick aveva visualizzato un reame nuovo, affollato e più cittadino rispetto alle altre ambientazioni del film. Tenendo bene a mente quest’idea, ha iniziato a chiedersi quale aspetto avrebbe avuto una fiaba moderna ambientata in un periodo storico idealmente a cavallo tra Medioevo e Rinascimento, cercando al contempo di capire come rendere originale questa ambientazione. “Eravamo liberi di creare una nuova era, dunque abbiamo inventato nuovi stili sperimentando colorazioni e silhouette differenti”, afferma.

Quello di Maleficent, è un film magico che parla ancora una volta di amore, un affetto diverso tra madre e figlia, ma anche di crescita, di vendetta e di guerra. È una fiaba immancabilmente tenace!