Un viaggio immaginario, attraverso luoghi ed epoche differenti, alla ricerca di un nuovo canone di bellezza. La collezione femminile pensata e creata da Marni per la primavera 2018 trae ispirazione dal passato per proiettarsi nel futuro. Capi chiave di ogni guardaroba sono archetipi di bellezza che percorrono la storia del costume; Marni li fa propri rimaneggiandoli e reinterpretandoli secondo la propria visione.

Così il costume da bagno anni ’20 si mostra in un’inedita versione in maglia, vivace nei colori, ardita negli abbinamenti. L’uniforme, simbolo di sobrietà, è una riflessione sul pragmatico; la giacca da lavoro in gabardine industriale rivela un interno reversibile in popeline che ne suggerisce un uso alternativo. Rivista nelle proporzioni, si trasforma in drammatico overcoat.

L’utility che diventa couture. Le gonne a ruota, echi del romanticismo anni ’50, subiscono l’intervento manuale di un nodo per creare un volume non costruito, ma perseguito in maniera spontanea. Il colletto della camicia maschile in versione XXL viene tagliato per aprirsi e diventare una scollatura iperfemminile. Il trench di anguilla si lega sulle spalle, come uno zaino.

I tailleur bourgeois sono stravolti nei volumi, il minuzioso ricamo a mano diventa pattern decorativo, la pelliccia un geometrico intarsio. La silhouette si allunga, la sera è interpretata con languidi abiti che sfiorano il corpo, la sottoveste di seta si porta sopra la camicia, l’abito di lino grezzo si arricchisce di patch broccati.

Un gioco di rimandi per le stampe micro con piccoli segni, tratteggi grafici, motivi astratti, mentre le stampe macro si focalizzano su fiori geometrici in ordinate composizioni e si amalgamano con intarsi di perline: due visioni del bello che convivono esaltandosi vicendevolmente.

Non mancano poi le stampe pittoriche, gli sketch naif dell’artista Magdalena Suarez sono tracce di sogni, paesaggi esotici e animali in equilibrio tra realtà e fantasia. Le scarpe sono gioielli artigianali. Sandali impreziositi da perle si ergono su tacchi midi, alternati a decolleté anni ’20 allacciate alla caviglia. Le borse sono piccole cartelle da viaggio, la tracolla un intreccio di tessuto. I gioielli sono un vero e proprio accumulo di piccole perle colorate, resine e maxi fiori per gli orecchini.