Maryling autunno inverno 2023 2024 – Lo stilista israeliano Avshalom Gur, direttore creativo di Maryling dal 2011, porta in passerella per la stagione fredda 2023 2024 una collezione che reca con sé la voglia di viaggiare, esplorando nuovi confini.

Maryling autunno inverno 2023 2024: il backstage e il fashion show

La sua è una donna dinamica, che sceglie la sartorialità legata indissolubilmente al mondo dell’arte. Uno stretto legame con la dimensione artistica e tutte le sue interpretazioni creative che ispira il design e l’utilizzo della palette cromatica. Ancora una volta, il designer mette in scena i capisaldi dello stile del marchio, che fa incontrare felicemente arte e lusso.

Grandi protagonisti dell’inverno sono i cappotti, mono o doppiopetto, sempre fin sotto il ginocchio, avvolgenti, dalle spalle spioventi. Mai troppo aderenti, accarezzano la figura senza mai costringerla. L’abito svolazzante parla di femminilità allo stato puro. Sfiora il ginocchio, con il top aderente dalla profonda scollatura o con oblò che mostrano lembi di pelle, ed è animato da pattern vivaci, diventando vero must di stagione.

E concede la scena a quello che segue morbidamente del tutto la silhouette, più aderente. Molte le gonne lunghe, ma presente anche il completo beige in chiave femminile con la gonna corta. La giacca morbida spigata con orli sfilacciati, la vita evidenziata dalla cintura.

Dettaglio intrigante, i maxi colletti a punta affilata, infiniti, fanno capolino anche dai capispalla. La tavolozza di colori oscilla tra il marrone intenso, l’arancio bruciato con accenni di giallo canarino e di viola. Ma anche note di color lava, di botanic green, di grigio delfino, arancio baby in combinazione con caramello e verde intenso.

Monocromatismo e color block si alternano in una sinfonia armoniosa su texture tipicamente invernali che prevedono materiali come lana, cachemire e mohair, ma anche raso di seta. Le bag sono shopper a mano big size e lo stivale dalla punta affilata, sexy e seducente, si accende di bagliori silver.

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credit image & video by Nicolò Ruatta