Max Mara Parigi Rue Du Four – VI° Arrondissement, al crocevia tra l’aristocratico Faubourg Saint Germain già celebrato nella “Recherche” di Marcel Proust e la Rive Gauche di Françoise Sagan e della Nouvelle Vague. È questo l’indirizzo della prima boutique francese di Max Mara.

Da oltre trent’anni nel cuore di Parigi (e delle parigine), che riapre all’angolo di questo carrefour, tra i più significativi della Ville Lumière – dove è sempre stata – dopo un’attenta e sofisticata opera di rinnovo e ampliamento. Ora il negozio si estende su una superficie di circa 550 metri quadrati con le sue tante vetrine lungo il rez de chaussée, allargandosi anche in altezza su tutto il piano nobile del palazzo storico che lo ospita, incorporando un grande appartamento originario, di cui è stata conservata l’allure ricercata, ma al contempo calda e confidenziale.

Una boutique, fortemente voluta proprio qui – nel centro di Saint Germain – da Achille Maramotti, il visionario fondatore di Max Mara che scelse questo luogo proprio per l’afflato intellettuale unico del quartiere e per l’atmosfera che combina il più autentico chic à la française a un fremente ésprit de jeunesse.

Carattere che rese fin d’allora questo angolo di Parigi il fulcro di quel nascente prêt-à-porter di cui Max Mara è stata pioniere. Tra tradizione e avanguardia, in un omaggio alla moda francese e alle donne francesi: le prime dopo l’Italia ad amare e vestire Max Mara. Ieri come oggi, infatti, “Rue du Four” è dedicata specificatamente a loro.

Max Mara in “Rue du Four” è una vera e propria boutique integrata nel “tessuto” urbano, (ri)pensata appositamente “su misura” per una clientela di habituée parigine e viaggiatrici internazionali che si troveranno non in un algido showroom, ma in una vera e propria casa, caratterizzata dal moltiplicarsi di ambienti tranquilli e accoglienti, dove recarsi per creare il proprio guardaroba di stagione e scoprire le novità tra le proposte Max Mara, potendo fruire di servizi esclusivi.

A partire dal consulting di personal stylist dedicate o dalla possibilità di riservare le salette lounge per rendez-vous privé, al fine di visionare le collezioni sartoriali di Max Mara. O anche solo per rilassarsi dopo un viaggio in una “Very Important Clients Room”, con tanto di camino, sorseggiando un petit-cafè o una coupe di champagne.

Una sofisticata oasi di pace, impreziosita da opere d’arte “museum quality”, come un mirabile artwork di Sally Ross, proveniente dalla Collezione Maramotti. Fin dal momento in cui si oltrepassa la porta, infatti, la sensazione grazie anche ai colori chiari e luminosi è quella di essere “a casa, lontano da casa”, grazie a una scansione intima degli spazi, ritmata da una selezione di arredi ricercati e materiali preziosi.

A partire dai due monoliti in marmo Calacatta Green che definiscono l’ingresso, ospitando le collezioni di alta pelletteria, accessori in tessuto e occhiali. Al centro, un living sfumato nelle tonalità cammello rende accogliente la grande area punteggiata da riservati salotti/camerini.

Domina, la spettacolare scala elicoidale rivestita da un tessuto in juta, in una citazione alle “tapisserie” storiche dell’edifico. Salendo al primo piano, si scopre un grande ambiente illuminato a giorno dalle ampie finestre restaurate con attenzione al disegno originale. Tutto il piano è caratterizzato da un inconfondibile parquet a spina francese in rovere invecchiato, certificato e sostenibile.

Al centro, elegante come un piccolo “salon de couture” , la stanza dedicata ai cappotti iconici: Teddy, Ludmilla, Manuela e il famosissimo 101801. Cool coats i cui cartamodelli storici decorano in raffinati papier-collé le pareti. Completano il tutto un led wall che fa da fondo a una installazione dei cappotti volante e un comodo divano a isola che rendono questo “un luogo dinamico ed emozionante”.

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credit image by Press Office – photo by @lucatombolini