È un sensuale cortocircuito di corpo e abito, bodyskin e maglia, la collezione autunno inverno 2018 2019 di Missoni. È elaborata libera e irriproducibile commistione di lavorazioni, disegni, fantasie, colori, rimandi culturali.

È convivenza e contrapposizione di nudità e trasparenze, di reti e tessuti impalpabili, fluidi, fluttuanti, spacchi, tagli, forme aperte, orli a coulisse, lunghi nastri passanti di maglia. E di trame coprenti, calde, morbide e leggerissime, preziosamente decorate dai graffiti jacquard di animali selvaggi, fiere pop dai manti tigrati e maculati, costruzioni multicolore di frange fermate, applicazioni e motivi in rilievo.

È infine omaggio a un solare, informale sex-appeal d’impronta caraibica, un’eleganza multiculturale e transgenerazionale metropolitana, che spazia con grande disinvoltura e naturalezza dai colori giamaicani, dalla pittura espressionista all’arte dei graffiti di oggi, e da Angela Davis a Lisa Bonet.

Moda che coniuga la ricerca alla ricercatezza, declinando la memoria della maglia con innovazioni sempre più ardite, esclusive e inaspettate. Declinata in un aperto libero accostarsi e sovrapporsi di consistenze di textures di forme e finiture. Pantaloni ampi o scampanati di maglia patchwork, giacche di taglio maschile e giacche camicia in lana mohair scozzese o lavorate a riquadri, camicie a righe verticali di maglia a rete con i polsi a coulisse, i colli l’abbottonatura e le finiture sottolineate e decorate da nastri di maglia bicolore.

Mantelle e lunghe gonne in tessuto di maglia tinta unita orlate di frange in vaporoso mohair multicolore. Lunghi abiti patchwork con maniche corte e ampio scollo. Cardigan a kimono e grandi pull a fiamme eterogenee e policrome impreziosita dai fili flottanti e vaporosi del punto pelliccia. Ma anche pull che assemblano i disegni jacquard di animali piazzati su sfondo fiammato in colori diversi.

Animali altrimenti ricamati a piccolo punto sulla lavorazione jacquard di lunghe gonne a righe orizzontali. I cui manti tigrati o maculati ricorrono anche nei capispalla. Alternati e contrapposti ai lunghi cappotti scozzesi di mohair o alle mantelle corte tinta unita, lavorate a punto pelliccia e orlate con bande di maglia a righe.

Lunghissime sciarpe, bottoni scultura di spessa resina colorata spezzati ad arte e cinture in tubolare di maglia, grandi cuffie di sapore rastafarian enfatizzano il sensuale appeal della collezione, il sapore giamaicano che, dai colori, alle finiture, agli accessori, pervade e definisce gli insieme. Illuminati da interazioni calde, solari di giallo, rosso, verde acido e smeraldo, oppure di arancio, rosa e viola, con grafici innesti di bianco e nero. E completati da orecchini con pendant a placche convesse di resina striata con innesto di piccole borchie e collane talismano di pietre dure e resina.

Scarpe basse con il tallone aperto in camoscio o vitello tinta unita, che riprendono i colori della collezione. Oppure allacciate a uomo in pelle maculata o metallizzata. E miniboot da indossare con i calzettoni di lana o di
lurex tinta unita. Infine, le piccole tracolline da portare a bandoliera su abiti o insieme e le borse a secchiello in morbido sontuoso vitello, con finiture di pelle intrecciata, impreziosite da un grande bottone in pietra preziosa naturale nella chiusura sono firmate da IACOBELLA per Missoni. Si fondono così due stili inconfondibili, accomunati dal culto dell’unicità, della tradizione e dell’artigianalità, dalla passione per la ricerca e per l’innovazione.

Con il corpo e con la mente in affascinante movimento anche l’Uomo Missoni per il prossimo autunno inverno 2018 2019 è un racconto di viaggio, un’evocazione metropolitana di modi e mode, colori e pattern caraibici, rimandi a icone giamaicane di stile, omaggi all’eleganza indifferente, irripetibilmente naturale sexy e vissuto di
artisti come Jimi Hendrix o Basquiat, Lisa Bonet o Lenny Kravitz.

Uno stile fatto di disinvolte abili mescolanze, sovrapposizioni e contrapposizioni di opaco e trasparente, impalpabilmente leggero e altrimenti vaporoso caldo avvolgente, irriproducibili mélange tinta su tinta di mohair garzato e zigzag di cachemire lavorato con quaranta fili di vario peso e colore e trasformato in uno spettacolare pull di maglia lavorata a nastro tubolare e poi intrecciata.

Un pezzo unico, scultoreo e prezioso da indossare sui bell bottom di velluto o di pelle. E da alternare alle jacket zippate da biker reversibili persiano stampato e pelle per cortocircuiti di hard e soft, rock and roll e rastafarian, capelli al vento o raccolti sotto una maglia arrotolata in testa a guisa di turbante.