Moncler ha aperto la settimana di Milano Moda Donna con il nuovo hub creativo Moncler Genius, otto diversi progetti che rappresentano l’unicità di Moncler.

L’unicità deriva da un unico obiettivo, così come le interpretazioni dell’anima di Moncler si originano dal prodotto. La chiave di lettura di ogni progetto è l’iconico piumino Moncler che, elaborato singolarmente, converge all’unanimità su un’unica direzione.

Mantenendo la funzionalità come punto di partenza e considerando il piumino come ispirazione, ne sono derivate delle vere e proprie variazioni. L’anima di ciascun progetto si unisce con quella di Moncler, definendo una nuova autentica identità. Il messaggio è chiaro, il contenuto creativo sincero. La creatività, tangibile in ogni parte,
alimenta un movimento ascendente.

Moncler Genius legittima l’individualità di ogni consumatore e la pluralità dei loro gusti, considerando la frammentazione come una risorsa. Ogni progetto di Moncler Genius è identificato da un numero. I numeri non creano una gerarchia, ma si integrano nello stesso insieme, il Moncler Genius Building.

Moncler Pierpaolo Piccioli

Pierpaolo Piccioli ha spogliato il classico piumino Moncler per raggiungere la sua forma più chiara, seguendo l’idea che la purezza si raggiunge quando la forma riflette l’essenza. La sua interpretazione della funzionalità ha la forza della couture.

Moncler 1952

I modelli classici di Moncler reinterpretati con colori pop e macro logo a contrasto. Moncler 1952 è un omaggio
all’anno di nascita del brand e definisce la naturale evoluzione di oltre 65 anni di storia basati su ricerca tecnologica e creativa.

Moncler Grenoble

Un inedito mix and match caratterizza Moncler Grenoble. Stampe e tessuti, insoliti per il mondo della montagna
assumono qualità tecniche performanti, mantenendo intatta l’eleganza.

Moncler Simone Rocha

Simona Rocha aveva in mente immagini di audaci scalatrici di epoca vittoriana in sottoveste mentre concepiva la sua idea creativa. Ha lavorato su sagome voluminose e proporzioni decostruite fondendo il gusto per l’ornamento con la performance qualitativa di Moncler.

Moncler Craig Green

Craig Green ha concepito prodotti in grado di riscrivere il dialogo tra i capi e il corpo, ciò che si indossa e l’habitat. Ispirato da considerazioni funzionali, le ha successivamente espresse sotto forma astratta senza però sacrificare un rigoroso bisogno di pragmatismo.

Moncler Noir Kei Ninomiya

Kei Ninomiya, attraverso il proprio brand Noir, progetta silhouette di impatto moltiplicando moduli in geometrie da indossare. Per la prima volta applica la sua meticolosa artigianalità al piumino, trasformandolo anche in una maglia.

Moncler Fragment Hiroshi Fujiwara

Hiroshi Fujiwara, fomentatore culturale e infiltrato pop, ha fatto proprio il piumino Moncler e con il suo modo personale di modificare in maniera sottile i capi ne ha rafforzato il cult-status.

Moncler Palm Angels

Il piumino Moncler, ridotto all’essenza, si definisce con slogan e loghi per diffondere il messaggio in maniera virale attraverso un esercizio di merchandising che si traduce in un gift shop.