E’ uscito al cinema il film Morbius, uno dei personaggi più conflittuali del mondo Marvel che arriva sul grande schermo interpretato dal premio Oscar Jared Leto che si trasforma nell’enigmatico antieroe Michael Morbius. Pericolosamente malato di una rara malattia del sangue e determinato a salvare altri che soffrono del suo stesso destino, il Dr. Morbius tenta una cura disperata. Se all’inizio sembra essere un successo, dentro di lui si scatena l’oscurità. Il bene avrà la meglio sul male o Morbius soccomberà ai suoi nuovi misteriosi impulsi?

Il film vede protagonisti insieme a Jared Leto, Matt Smith, Adria Arjona, Jared Harris, Al Madrigal e Tyrese Gibson ed è diretto da Daniel Espinosa.

Morbius: il trailer ufficiale

“Sono attratto dai ruoli in cui c’è l’opportunità di trasformarsi, che si tratti di una trasformazione fisica, ma anche mentale o emotiva”, racconta Jared Leto. Nel film, basato sull’antieroe della Marvel, Leto riunisce tutti questi elementi nella sua interpretazione del Dr. Michael Morbius, un brillante medico con una rara e fatale malattia del sangue, determinato a trovare la cura alla sua malattia. Il genio di Morbius trova un modo non solo per curare la malattia, ma per dargli una forza e poteri inimmaginabili, ma ad un costo terribile: una sete incontrollabile di sangue umano.

“Ho interpretato il dottor Michael Morbius raccontandone la sua fragilità, la sua potenza e la sua mostruosità”, continua Leto. “Ci sono moltissimi elementi ed emozioni dentro il personaggio, quindi è stato davvero divertente da affrontare. Non solo il film è ricco di azione, acrobazie e combattimenti, ma il ruolo stesso è stato impegnativo. Ogni volta che Morbius sta combattendo la sete, si trova ad affrontare le diverse evoluzioni del personaggio. È come un processo di astinenza, un’esperienza che si vive in tutto il corpo”.

La ricerca sempre più disperata di Morbius lo porta a combinare il DNA umano con quello di un pipistrello vampiro, l’unico mammifero che sopravvive solo di sangue, che si è evoluto per sviluppare anticoagulanti. Una mutazione genetica con cui Morbius è convinto di curare se stesso e gli altri ammalati. Non solo la cura lo cura, ma gli dona anche una forza sovrumana, l’agilità di un atleta olimpico, persino i poteri di ecolocalizzazione del pipistrello, per “vedere” gli oggetti nello spazio sfruttando i suoni intorno a lui. Ma la cura trasforma anche Morbius in un mostro (letteralmente) assetato di sangue – una creatura orribile con voglie che è solo in parte in grado di controllare.

La dualità tra l’uomo virtuoso e la creatura brutale, rende Morbius così convincente. Nella maggior parte dei film di supereroi, c’è la classica sequenza in cui l’eroe scopre i suoi nuovi poteri. Non è così per Michael Morbius. Quando scopre la sua bestia interiore, ne ha paura – e poiché ha paura, ha anche paura dei suoi poteri. Ha paura che prendano il sopravvento e lo cambino, quindi resiste costantemente ad essi. Per diventare eroe, deve accettare il suo destino: il viaggio di Morbius è quello di accettare che rimarrà comunque la persona che è, ma deve imbrigliare i suoi nuovi poteri.

Morbius è alla ricerca del bene, la cura per la sua malattia. La troverà, incurante del costo che avrà su se stesso e sulla società. E nella sua ricerca del bene, si trasformerà in qualcosa che detesta. Deve accettare la bruttezza che ha dentro di sé, e che c’è qualcosa di bello in essa. Sarà la sua forza, ciò che lo renderà unico.

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