Un viaggio, un’esperienza di fuga con compostezza. In luoghi assolati, alcune volte desolati, illuminati da luce chiara. Strade rettilinee, motel, bar. Una fuga in avanti per lasciare alle spalle significati abusati, appesantiti dall’uso e dalle consuetudini. Un viaggio in solitaria, in un’auto a velocità costante, senza accelerazioni rapide né frenate brusche, in un atteggiamento da osservatore. E’ questo il mood della collezione maschile autunno inverno 2018 2019 di N21.

«È una collezione composta da capi che mi piace definire classici, di base, essenziali, necessari. È una visione dell’abbigliamento maschile che si libera dai significati canonizzati degli ultimi decenni e, con gli stessi elementi, compone un dizionario – e quindi un guardaroba – di assoluta novità. Ecco perché ho pensato a capi basici che corrispondono ai capi classici, senza per questo restringerli nell’uso che ne danno i significati. Spero, con questo, di costruire un nuovo modo di vestire maschile che si liberi dell’arroganza della rappresentazione di una situazione dominante» dice Alessandro Dell’Acqua, direttore creativo di N21.

La collezione nasce da una libera citazione dei paesaggi assolati della California e allinea capi di base di un guardaroba classico: il cappotto di panno, i pantaloni diritti, il caban, il parka, la maglieria, i jeans, la camicia rigata. Ma tutto si trasforma perché tutto viene riletto alla luce, metaforica e reale, di un rinnovamento consapevolmente cercato, di un modo di vestire che va al di là sia delle regole imposte dall’abitudine e dai riti sociali sia da quelle suggerite dalla mondanità dello styling.

Il parka in nylon tartan o in cotone pesante imbottito di peluche, la maglieria che si scompone in maglioni pesanti o in gilet con parti in lana mohair che si abbinano a parti in lana chiné, bomber di nylon lucido che si compongono e scompongono per farsi ritrovare sulle maniche o sul retro di un maglione.

Camicie a righe con applicazioni di piccole cartoline illustrate o totalmente stampate e stropicciate, cappotti di panno leggero tagliati al vivo o doppiati in neoprene, caban orlati con piping a contrasto, nastri e fiocchetti sottili che stringono colletti di camicia o cingono cinture di pantaloni, jeans bleached portato con camicia dello stesso tessuto per comporre un nuovo aspetto del Texas tuxedo, scarpe e boots in pelle o in cavallino dalla forma classica ma innestati su una suola running, una borsa-marsupio in nylon monocromo o tartan per meglio descrivere un’attitudine dinamica, pratica e di nonchalance.

È un uomo molto giovane ma anche molto cosciente di sé che si compone di esperienze multiculturali, tanto da poter gestire su di sé un’immagine da college americano che mentre si declina nella compostezza da Ivy League si riscompone in quella fantasiosa avventura della cultura tipica della italianità. Per costruire una nuova cultura maschile più attenta alle sfumature che dettano la vita, le circostanze, la moda che si forma e riforma con il tempo.