Da oggi c’è una Nuvola speciale in Italia, che si anima sotto il cielo di Torino. È una Nuvola di oltre 30 mila metri quadrati, che produce idee e lavoro, cibo e cultura. È una Nuvola spalancata sul mondo, che ha il sapore deciso del caffè italiano e quella capacità, tipica delle nuvole, di far viaggiare l’immaginazione e di guardare lontano.

La Nuvola Lavazza è molto di più della nuova sede dell’azienda che nei primi anni del Novecento ha inventato l’arte della miscela e si è fatta portavoce dell’autentico caffè italiano nel mondo. È un quadrilatero con molte anime che, come le nuvole, sa assumere forme diverse. Infatti, Nuvola Lavazza è uffici all’avanguardia, studiati per il benessere dei dipendenti e con il massimo rispetto dell’ambiente. È ristorante d’autore, simbolo di una nuova filosofia di condivisione allegra e informale dei cibi, di una nuova visione della cucina italiana contemporanea.

Ed è anche un museo che accompagna i visitatori alla scoperta dell’universo del caffè, dei suoi rituali e della storia di successo di Lavazza nel mondo della comunicazione. Non solo: Nuvola è una piazza aperta alla città, è la possibilità di ammirare i resti di un’antica basilica paleocristiana all’interno dell’area archeologica, è un grande spazio eventi per ospitare dibattiti, congressi, appuntamenti culturali, musicali e artistici. È un bistrot pensato per i dipendenti, ma aperto alla cittadinanza ed è, infine, la sede dello IAAD, l’Istituto d’Arte Applicata e Design con i suoi oltre 700 giovani creativi.

Il progetto, firmato dall’architetto Cino Zucchi, dà un volto nuovo – riqualificato e smart – al quartiere Aurora ed è pensato per ispirare le persone, mettere in circolo energie e attivare il dialogo, offrendo esperienze di condivisione culturale, sociale, di gusto e di business. Nuvola Lavazza mette in mostra “radici future”: è, infatti, un ecosistema di luoghi che prende forza dal passato, energia dal dialogo e guarda oltre, ispirato dalla continua necessità di innovazione.

Il progetto di Cino Zucchi recupera e valorizza l’area dismessa dell’ex centrale elettrica nel quartiere Aurora. Nel luogo dove erano in funzione rumorosi macchinari, ora c’è un grande ambiente flessibile di oltre 4.500 metri quadrati pensato per produrre energia sotto un’altra forma, attraverso incontri e idee. Qui, nel corpo principale dell’edificio, sorge il grande spazio eventi della Nuvola Lavazza: La Centrale è in grado di accogliere fino a mille persone e ospiterà eventi, dibattiti, congressi, attività culturali, musicali e artistiche.

Non ci sono buone idee senza cibo, così come il cibo non è solo una questione di gusto. Proprio sulla navata
laterale della Centrale, sul lato che affaccia verso la piazza aperta alla città, si sviluppano i due luoghi della
Nuvola Lavazza pensati per la ristorazione.

CONDIVIDERE

Il gourmet si fa informale. Dal latino cum e dividere, Condividere è l’espressione di una nuova filosofia del gusto e di una nuova modalità di consumo del cibo ispirata alla condivisione informale dei piatti d’autore. Il concept di Ferran Adrià, la scenografia di Dante Ferretti e la cucina dello chef Federico Zanasi si fondono in un’esperienza gastronomica unica, in un luogo dal sapore magico. Condividere mette al centro la materia prima, la sostanza, il cibo e la sua qualità, riscoprendo il senso profondo dell’ospitalità italiana.

BISTROT

La qualità del tempo e il massimo benessere delle persone. Sono i due principi della Nuvola Lavazza che hanno
dato vita al Bistrot: uno spazio innovativo di ristorazione collettiva, che supera lo stretto concetto di mensa aziendale. Qui i collaboratori di Lavazza possono mangiare fianco a fianco con gli studenti dello IAAD, ma anche con gli abitanti del quartiere o, ad esempio, approfittare della pausa pranzo per trascorrere del
tempo con un famigliare o un amico.

Ispirata alla filosofia Slow Food, la nuova “mensa” Lavazza propone un menu rigorosamente selezionato, attento alla qualità dei cibi e alla composizione nutrizionale, che pone al centro la persona. Il Bistrot interpreta il cibo come motore di socialità e costruzione di comunità. Proprio la qualità e la varietà del cibo sono le caratteristiche distintive: i menu, freschi e attenti ai valori nutrizionali, ruotano quotidianamente e sono divisi
in tre “isole-ristoranti”: ¡Tierra! per la cucina green e salutistica, San Tommaso 10 per lo street food italiano, Murisengo per i piatti della tradizione nazionale e piemontese.

MUSEO LAVAZZA

“Il caffè è sempre l’inizio di qualcosa”. La frase di Francesca Lavazza riassume il potere intrinseco del caffè – capace di favorire la nascita di un’idea, di allargare lo sguardo – e ispira il progetto del Museo Lavazza. Un innovativo museo d’impresa che, progettato dallo studio internazionale di Ralph Appelbaum, permette di intraprendere un viaggio sensoriale-emotivo nella cultura globale del caffè, intrecciando il racconto con la storia della Famiglia Lavazza e, attraverso di essa, con la storia industriale italiana del XX secolo.

Una tazzina di caffè interattiva, un ricco impianto multimediale e i testi evocativi scritti dalla Scuola Holden con la supervisione di Alessandro Baricco accompagnano i visitatori e permettono una fruizione personalizzata ed altamente esperienziale. Il Museo è organizzato in cinque “gallerie”: Casa Lavazza riassume oltre 120 anni di storia, La Fabbrica si concentra sulla produzione del caffè, mentre La Piazza ne celebra il rito, L’Atelier racconta le collaborazioni creative dell’azienda e Universo invita a trovare il proprio posto nell’esperienza Lavazza.

Attiguo al Museo è l’Archivio Storico Lavazza. Uno spazio che racchiude la memoria aziendale attraverso migliaia di documenti, storie e immagini, permettendo una ricostruzione ricca di dati, dettagli e aneddoti: l’Archivio, pensato per essere aggiornato costantemente, è studiato per una facile consultazione e un semplice reperimento delle informazioni.

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