Gli Anni ’60 sono stati un decennio di grandi eventi storici e culturali che ancora segnano il corso dell’intera umanità. John Fitzgerald Kennedy diventa a 43 anni il secondo più giovane Presidente degli Stati Uniti, per soli tre anni, per poi diventarne uno degli indimenticabili martiri e miti. Martin Luther King vive, predica e muore per i diritti civili, eroe guerriero e seme di battaglie ancora oggi non completamente vinte. Sono gli anni della guerra in Vietnam, con le sue tragedie e la scomparsa di un’intera generazione di statunitensi. L’uomo mette il suo primo piede sulla luna, in diretta TV.

La musica crea miti mai più raggiunti. Comanda il Regno Unito. Il primo album dei Beatles, i Rolling Stones, gli Who. A cui fanno eco da Oltreoceano la vita presto spezzata di Janis Joplin che si unisce all’eco della chitarra di Jimi Hendrix. E il popolo incredibile di Woodstock, nel ’69 come a voler calare i titoli di coda su un decennio clamoroso.

Nel cinema sono gli anni di Marylin Monroe, anch’essa giovane vittima di anni così intensi e fragili. Ma anche di film ancora ora ritenuti avveniristici e pietre miliari di un’industria che in quegli anni inizia ad esprimersi a livelli altissimi. 2001 Odissea nello Spazio di Kubrik, Psycho di Aldred Hitchcock, Il pianeta delle scimmie. E pellicole che la moda ha sublimato come Easy Riders ed ancor più l’icona di ogni tempo, Colazione da Tiffany.

Un mondo che Mad Men, una serie TV ispirata a quegli anni, ha raccontato in modo sublime, attraverso la visione di Matthew Weiner e la grande interpretazione di Jon Hamm nei panni del controverso pubblicitario Don Draper. Nelle sette stagioni di Mad Men scorrono i 60’s in ogni minimo dettaglio. La politica, il lavoro, le diseguaglianze sociali, la nascita della comunicazione e del mondo dell’immagine. Il design, i costumi e la moda.

E’ da qui che Paltò prende ispirazione per due dei suoi modelli principali, presentati a Pitti Uomo 93, della collezione autunno inverno 2018 2019, entrambi di derivazione stilistica trench. Il monopetto in principe di Galles con manica raglan, collo camicia e cintura senza fibbie, nei toni dei beige.

Il doppiopetto in velluto 500 righe, lavato in capo con effetto light vintage. Due capi iconici che si inseriscono in una collezione ampia dove il cappotto non solo recupera le fondamenta delle sue origini ma si propone come colonna del guardaroba delle nuove generazioni cosmopolite. Paltò riprende il gusto retro contemporaneo, ripercorre le vestibilità di un tempo dando un twist moderno.

Per la prossima stagione invernale Paltò crea una vera e propria etichetta, “Paltò Sartoria”, che presenta vestibilità più classiche e una costruzione più formale. In collezione anche una parte più sportswear dove si sperimentano tessuti accoppiati e leggeri, con interni imbottiti e sfoderabili. La mitica sezione archivio, presenta il velluto ed il panno lavato oltre al classico tessuto inglese, Harris tweed.