Nata ad Are – in Svezia – dalla mente di tre sciatori svedesi, Peak Performance in pochi anni si trasforma nell’azienda leader per l’abbigliamento sciistico di alta gamma. Oggi, a distanza di 30 anni dalla sua nascita, il brand svedese si amplia proponendo capi di altissima qualità, casual e alla moda che si adattano perfettamente a un contesto urbano. È così che, prendendo ispirazione dal proprio archivio storico, Peak Performance rivisita capi iconici in chiave moderna dando vita a una collezione Urban che sintetizza al meglio l’essenza del lusso sportivo contemporaneo.

L’outerwear, da sempre suo core business, torna come focus principale per l’autunno inverno 2018 2019, a Pitti Uomo, con le X-Jackets: un piumino, un parka in piuma, un sottogiacca e una field-jacket. Realizzate con materiali innovativi di ultima generazione – grazie anche alla collaborazione con l’azienda italiana Beste –, le X-Jackets reinterpretano quattro dei classici dell’abbigliamento, mettendo in discussione i concetti fondamentali del fashion e dello sportswear per arrivare così a creare qualcosa di totalmente all’avanguardia. Il risultato è una perfetta interazione tra materiali tecnici high-tech, nuove tecnologie e stile urbano.

«Noi vogliamo dedicarci a progetti che ridefiniscano la concezione stessa dell’abbigliamento, di cosa sia tecnico, outerwear, streetwear e fashion. Noi di Peak Performance abbiamo una storia talmente ricca e prodotti così incredibili che si tratta solo di reinterpretare tutto nuovamente!» afferma Sofia Gromark Norinder, designer di Peak Performance Urban.

Un altro focus della collezione Urban 2018 è la seconda collaborazione con il designer Nigel Cabourn. Traendo ispirazione dalla leggendaria scalata del Monte Everest nel 1963 di Jim Whittaker, lo stilista inglese è riuscito, ancora una volta, ad unire il suo enorme archivio vintage al know-how tecnico di Peak Performance, disegnando un’esclusiva capsule collection composta da nove capi.

«È stato come creare una piccola opera d’arte. È un pezzo davvero speciale. Abbiamo preso una fodera abbastanza commerciale e old fashion, l’abbiamo impermeabilizzata facendola diventare il tessuto ideale per una giacca outerwear» afferma Cabourn.