Luft in tedesco significa aria, ma anche spirito. Una parola riassume la sostanza della collezione MCM primavera estate 2019: leggerezza, libertà, sensazioni. Il brand ha presentato la nuova stagione con una sfilata esclusiva a Pitti Uomo 94.

Il focus è l’aviazione che si ritrova nei look presentati, ma si guarda anche al mondo delle uniformi militari che stavolta non vogliono omologare, ma essere soltanto funzionali. Anzi, grazie alla loro modularità, differenziare e rendere unici in base al carattere di ognuno.

L’approccio è volutamente genderless: i capi sono stati immaginati senza il fit canonico, ma sperimentando nuove vestibilità che siano perfette per uomini e donne. I tessuti leggerissimi, a volte quasi trasparenti, rimandano allo skydiving, lo sport che avvicina l’uomo all’uccello.

Texture con piumaggi riciclati e applicati come dettaglio couture oppure innovative paillettes ultra tecnologiche restituiscono effetti ologramma dal minuscolo al gigante e danno vita a piume futuribili nei colori dell’iride che cambiano a ogni movimento o sono argentee come gocce d’acqua sintetiche. I colori sono freddi, come bianco, blu, grigio con dettagli segnaletici in arancione, giallo, rosso, blu, ma mai fluorescenti. La pelle utilizzata è morbidissima e impalpabile quasi come l’organza con cui è anche doppiata.

Così come a volte i corpi si uniscono nel volo del paracadutista, anche la collezione si basa sull’assemblaggio di abiti e accessori. Tutto è montabile e smontabile, complementare e sostitutivo. Si compone e scompone per consentire all’indumento di integrare e non ingombrare. Le tasche sono molteplici, fatte per contenere moderni devices e libri cartacei, accessori tecnologici e oggetti di uso comune.

È l’abbigliamento concepito per essere inappuntabili 24/7 che segna un nuovo trend e diventa utilitaristico. Così, senza appesantire, si incorpora, si indossa, si liberano le mani, si integra nella silhouette sempre ariosa con attenzione sia sul punto vita, stretto da cinture-nastro o fascioni da boxe, sia su polsi e caviglie fermati da elastici o velcri regolabili. Ma l’equilibrio visivo è spostato sulle spalle che sono messe in evidenza da shoulder pads che danno importanza e si evolvono con una moderna lavorazione di maglia che le modella ad hoc. In questo modo anche la piccola selezione di suit in collezione viene ridefinita: i plissé alleggeriscono e i revers scompaiono, sostituiti da piccole sciarpe con ciondoli detachable.

Attenzione agli accessori. Nello show, in cui il set design è stato realizzato da Andrew Tomlison e le musiche da Frédéric Sanchez, sono presenti gli iconici caschi Vespa, personalizzati con logo MCM, che rappresentano un omaggio alla velocità e al design italiano. Due i modelli di occhiali: i pilot con paraluce laterali resi speciali da giochi di texture, patterns e rifrazioni e le mascherine bordate di glitter, logo e colori a contrasto. Gli zaini (di pelle, nylon e ripstop) si ispirano ironicamente all’universo marziale. Il backpack parachute trasforma tutti i comandi in dettagli custom con ganci, tags e charms.

Il modello militare, più protettivo sulla schiena, ha una chiusura di sicurezza e il più innovativo con il cappuccio incorporato nelle spalline. Poi borse da braccio che diventano tracolla, targhette ID, astucci da indossare e agganciare ad altre borse o all’abito stesso. Tre modelli di calzature sinonimo del dinamismo MCM. Il sandalo-runner con un calzino integrato fatto di una trama impermeabile, traspirante e studiata per avere diversi spessori a seconda della zona da sostenere e due modelli di sneakers (in versione alta e bassa) dai grandi volumi, ma leggerissime, con inserti di pelle traforata, mesh e suola in EVA.