Portali di Costantino Gucci: la soglia tra visibile e immaginato

La serie Portali di Costantino Gucci trasforma vetri e specchi in esperienze visive immersive. Con Portal 0 e Portal Lim, l’artista propone superfici che frammentano e ricompongono il riflesso, creando un dialogo tra luce, materia e percezione. Queste opere diventano varchi che invitano a osservare lo spazio con occhi nuovi, inserendosi con eleganza in interni residenziali e pubblici, arricchendo l’ambiente con riflessi mutevoli che raccontano una poetica contemporanea.

Costantino Gucci, attraverso la serie Portali, propone una nuova lettura del rapporto tra oggetto, spazio e percezione, creando opere che trascendono la funzione decorativa e diventano strumenti di esplorazione visiva. Vetri e specchi si uniscono in composizioni che invitano a fermarsi, osservare e lasciarsi avvolgere da riflessi che non restituiscono una realtà immobile, ma in continuo mutamento.

Queste creazioni non sono semplici superfici riflettenti, ma varchi che mettono in relazione l’ambiente circostante con chi osserva, suggerendo un’interazione intima tra il riflesso e l’immaginazione. Le opere si pongono come punti di incontro tra l’osservatore e lo spazio, diventando catalizzatori di una percezione che si rinnova a ogni sguardo.

Portal 0: un invito a esplorare

Portali Costantino Gucci

photo by Dario Borruto

Portal 0 si presenta come un portale visivo che accoglie e accompagna verso una dimensione dove il riflesso non è definito, ma frammentato, sospeso in una danza di frammenti che si ricompongono in modi sempre nuovi. L’arco che caratterizza la sua forma suggerisce un passaggio, un invito a varcare una soglia verso un luogo dove la percezione si trasforma in esperienza.

Lo specchio, in questa opera, non offre una visione nitida e stabile, ma restituisce un’immagine mutevole che richiama la superficie increspata dell’acqua, creando un movimento visivo che attira lo sguardo e invita a una riflessione più profonda. È un varco che stimola a guardare oltre, a lasciarsi sorprendere da ciò che appare e da ciò che resta nascosto tra i riflessi.

Portal Lim: l’incontro tra nitidezza e distorsione

Portal Lim amplifica questo dialogo tra percezione e realtà. La sua struttura combina vetro ondulato e specchio, creando una superficie che alterna chiarezza e frammentazione. Il centro in vetro ondulato distorce l’immagine con onde leggere, evocando la trasparenza dell’acqua in movimento, mentre l’anello esterno in specchio mantiene una limpidezza che si fonde con le sfumature verde-acqua.

Questa fusione genera un effetto visivo che confonde il confine tra definizione e alterazione, offrendo un’esperienza in cui lo sguardo è invitato a cercare nuovi dettagli, scoprendo forme e prospettive diverse a ogni momento della giornata. Portal Lim non è uno specchio che riflette un’immagine univoca, ma una superficie che apre possibilità interpretative, stimolando l’osservatore a costruire nuove narrazioni attraverso il riflesso.

Un design che dialoga con lo spazio

Le opere della serie Portali si inseriscono in spazi contemporanei come elementi che ridefiniscono l’ambiente, trasformandolo attraverso giochi di riflessi e distorsioni che amplificano la percezione dello spazio stesso. Questi specchi diventano strumenti che arricchiscono l’architettura degli interni, offrendo una presenza elegante e poetica che interagisce con la luce naturale e artificiale, creando atmosfere sempre diverse. In ambienti residenziali, Portal 0 e Portal Lim possono essere posizionati in zone living, ingressi o camere da letto per introdurre un punto di interesse visivo che stimola la curiosità.

La realizzazione della serie Portali richiede un’attenta lavorazione dei materiali, unendo vetro e specchio in un equilibrio delicato che esalta la purezza delle superfici e l’effetto delle ondulazioni. Ogni pezzo è realizzato con cura artigianale, rispettando la materia e lasciando che le sue qualità si esprimano pienamente nella resa finale.

Questa attenzione al dettaglio permette a ogni opera di dialogare con la luce, con i riflessi che cambiano a seconda dell’orario e delle condizioni ambientali, regalando un’esperienza sempre nuova.

Intervista a Costantino Gucci

Portali Costantino Gucci

photo by Dario Borruto

Con “Portali” esplori il confine tra realtà e illusione: qual è il punto di partenza concettuale di questa ricerca?

“Il punto di partenza concettuale della serie “Portali” è l’idea che lo specchio non sia soltanto un oggetto funzionale, ma una soglia, un passaggio tra il visibile e l’invisibile, tra ciò che appare e ciò che si percepisce. Lavorando con materiali riflettenti, cerco di creare oggetti che invitino lo spettatore a fermarsi, osservare e interrogarsi su ciò che vede. La riflessione non è solo ottica, ma anche interiore: ogni “Portale” è un invito a varcare una soglia mentale, ad accedere a una dimensione indefinita tra la realtà e illusione.”

Il riflesso non è mai stabile. Che ruolo ha l’instabilità nella tua visione del design e nella relazione con lo spettatore?

“L’instabilità del riflesso è essenziale: rompe l’idea di controllo e introduce la possibilità. Ogni movimento, ogni variazione di luce, trasforma l’immagine riflessa, rendendo l’opera viva, in dialogo costante con chi la osserva. In questo senso, il design non è mai statico, ma un’esperienza mutevole, che cambia insieme allo sguardo.”

Le superfici specchianti che usi non restituiscono un’immagine nitida, ma la frammentano. Cosa vuoi suggerire attraverso questa distorsione visiva?

“La distorsione è un modo per rompere l’illusione di una realtà unica e lineare. L’immagine riflessa, non è mai fissa, ma composta da molteplici punti di vista. La superficie specchiante diventa così uno spazio di interrogazione, dove ciò che vediamo è una tra le altre possibilità.”

“Portal Lim” propone una fusione tra vetro ondulato e specchio limpido. Come nasce questa scelta formale e che tipo di interazione cerchi con chi osserva?

“La scelta di unirli nasce dal desiderio di creare un’esperienza visiva in bilico tra chiarezza e distorsione. L’ondulazione richiama il movimento, metafora del pensiero fluido, di una identità che cambia, di un percezione che sfugge. Portal Lim: il centro si frantuma e si muove, l’esterno invece è attraversato da una sfumatura che ne dissipa i confini.”

Le tue opere sembrano invitare a un’esperienza quasi meditativa. Qual è l’emozione che desideri evocare nel visitatore attraverso questi varchi visivi?

“Le mie opere sono pensate come varchi visivi: passaggi che non conducono solo altrove, ma portano dentro. L’esperienza che cerco di evocare è quella di una sospensione, un momento in cui il visitatore si trova tra immagine e percezione, tra ciò che vede e ciò che sente. La frammentazione del riflesso interrompe la narrazione lineare dell’immagine di noi stessi. Quindi lo specchio smette di essere uno strumento di riconoscimento e diventa un oggetto che si apre in un’esperienza più personale. Con i propri pensieri e con le proprie emozioni.”

credit image by Press Office – photo by Dario Borruto

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Da oltre 18 anni lavora nel mondo dei media e della comunicazione e si occupa di creare contenuti per il web e i social media. Dalla formazione in Filosofia presso l'Università La Sapienza di Roma, approda nel mondo digital dove ha collaborato con molti network editoriali italiani. Iscritta all'Albo dei Giornalisti nell'elenco Pubblicisti. Nel 2019 ha fondato il magazine digitale GlobeStyles. Dal 2019 è anche responsabile Lifestyle di Quotidiano Motori.

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