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Portobello di Marco Bellocchio: la serie HBO Max che racconta la caduta di Enzo Tortora

La serie Portobello di Marco Bellocchio, presentata fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, racconta il caso giudiziario che travolse Enzo Tortora negli anni ’80. Con Fabrizio Gifuni nei panni del celebre conduttore televisivo, la produzione firmata Our Films e Kavac Film approderà su HBO Max nel 2026, affrontando una delle pagine più controverse della giustizia italiana.

Alla 82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, Marco Bellocchio presenta Portobello, la sua nuova serie, in anteprima fuori concorso. L’opera segna un passo importante anche per HBO Max, che annuncia così la sua prima produzione originale italiana in vista del lancio della piattaforma nel 2026.

Con questo progetto, il regista prosegue la sua indagine sul rapporto tra storia, potere e individuo, scegliendo di concentrarsi su una delle vicende giudiziarie più dolorose e note dell’Italia contemporanea: quella che vide coinvolto Enzo Tortora.

L’apice e la caduta di un uomo di successo

Siamo nel 1982. Enzo Tortora è il volto più amato della televisione italiana: conduce Portobello, varietà seguitissimo che tiene incollati davanti allo schermo 28 milioni di spettatori. Il pubblico attende con trepidazione i concorrenti che cercano di far parlare il famoso pappagallo del programma, simbolo di leggerezza e intrattenimento.

In quello stesso anno, il Presidente Sandro Pertini lo nomina Commendatore della Repubblica: un riconoscimento che conferma la sua statura di icona nazionale. Tortora incarna la televisione popolare capace di raccontare e confortare un Paese intero.

Ma il successo si infrange contro un’accusa inaspettata. Nel clima di instabilità generato dal terremoto dell’Irpinia e dalle tensioni legate alla Nuova Camorra Organizzata, un pentito, Giovanni Pandico, decide di collaborare con la giustizia e fa un nome che lascia tutti interdetti: Enzo Tortora.

L’arresto e l’odissea giudiziaria

Portobello serie Marco Bellocchio HBO

photo by Anna Camerlingo

Il 17 giugno 1983 i carabinieri bussano alla porta della stanza d’albergo dove Tortora alloggia. Lui pensa a un errore, convinto che l’equivoco si risolverà in poche ore. In realtà, inizia un calvario destinato a trascinarlo dal trionfo televisivo al baratro personale e professionale.

La serie di Bellocchio mette in scena proprio questo precipizio: un uomo innocente travolto da accuse infondate, incastrato in una macchina giudiziaria che diventa implacabile. Attraverso la sua vicenda, emergono le contraddizioni di un sistema che può distruggere un individuo senza prove solide, spinto da pressioni mediatiche e politiche.

Cast e interpreti

Il volto di Enzo Tortora sarà quello di Fabrizio Gifuni, attore che ha dimostrato più volte la sua capacità di calarsi in ruoli complessi e intensi. Accanto a lui un cast di alto livello: Lino Musella, Romana Maggiora Vergano, Barbora Bobulova, Carlotta Gamba, Alessandro Preziosi, Fausto Russo Alesi e Salvatore D’Onofrio.

Questa coralità restituisce il contesto dell’epoca e mostra come la vicenda personale di Tortora si intrecci con figure di potere, familiari, colleghi e nemici occulti.

La macchina produttiva

La serie è una produzione Our Films (Mediawan Group) e Kavac Film, in coproduzione con Arte France e con la collaborazione di Rai Fiction e The Apartment Pictures (Fremantle Group). Alla produzione hanno lavorato Lorenzo Mieli e Mario Gianani per Our Films e Simone Gattoni per Kavac Film.

Il comparto tecnico porta firme prestigiose: Francesco Di Giacomo alla fotografia, Andrea Castorina alla scenografia, Daria Calvelli ai costumi, Francesca Calvelli al montaggio e Teho Teardo alle musiche originali.

Una storia che torna a interrogarci

Con Portobello, Bellocchio affronta un tema che non appartiene solo al passato. Il caso Tortora è diventato, negli anni, simbolo della fragilità della giustizia e del peso dell’opinione pubblica nei processi mediatici. Raccontare questa vicenda significa anche riflettere su come le vite delle persone possano essere distrutte da accuse ingiuste e da un sistema incapace di proteggere l’innocenza.

Portobello, nelle mani di Bellocchio, diventa un’opera che mescola indagine politica, dramma umano e riflessione morale.

credit image by Press Office – photo by Anna Camerlingo

Andrea Winter

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Esperto di cinema e serie TV. La sua passione si è consolidata nel corso degli anni grazie a un costante impegno nel seguire da vicino gli sviluppi dell'industria dell'intrattenimento. E' costantemente aggiornato sulle ultime novità del mondo del cinema e delle produzioni televisive.

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