Prada Mode Dubai 2022Prada ha presentato l’ottava edizione del club privato itinerante dedicato alla cultura contemporanea che offre ai propri membri un’esperienza artistica unica accompagnata da musica, conversazioni e specialità culinarie. Prada Mode è approdato a Dubai con una nuova edizione di Pharmacy di Damien Hirst presso dell’ICD Brookfield Place, il nuovo edificio simbolo della città progettato da Foster + Partners.

Hirst ha commentato: “Sono davvero contento e onorato di essere stato invitato da Miuccia Prada a ricreare Pharmacy per Prada Mode Dubai dopo la nostra ottima collaborazione a Mosca. L’ICD Brookfield Place è uno spazio complicato ma bellissimo, che richiede tanto lavoro. Il mio intento è stato quello di creare un’armonia tra l’interno e l’esterno del nuovo edificio. Ancora una volta, Prada ha individuato la location perfetta per quest’esperienza. Sono davvero entusiasta di farne parte! Ho sempre pensato che i grandi ristoranti possano essere considerati opere d’arte di cui però non rimane traccia, perché quello che resta è il solo ricordo dell’ottimo cibo, di una serata speciale in un bel posto e delle persone meravigliose con cui l’abbiamo condivisa. In questa prospettiva, Pharmacy è sicuramente un’opera d’arte cinetica, che dà il meglio di sé quando accoglie al suo interno persone e forme d’arte che vivono, respirano, mangiano, bevono e si divertono come un tutt’uno”.

Prada ha inaugurato Prada Mode Dubai con diverse attività tra cui un laboratorio creativo, una conversazione, una cena di apertura e un party. Durante la prima giornata gli ospiti di Prada Mode hanno potuto creare dipinti personalizzati con la tecnica dello spin painting, utilizzando template ispirati ai simboli di Pharmacy.

Il talk “Diversity in the Cultural Landscape”, moderato da Myrna Ayad, ha visto la partecipazione dell’artista visivo Afra Al Dhaheri, del Direttore di Art Dubai Benedetta Ghione e della Direttrice di Alserkal Vilma Jurkute. Tra i temi esplorati, il multiculturalismo all’interno delle scene artistiche e culturali degli Emirati Arabi e le tendenze e i movimenti futuri.

I DJ Sanasesh & Rishy Malik B2B e il DJ Bobby hanno intrattenuto i membri del club durante l’aperitivo; mentre per il party gli ospiti sono stati intrattenuti dal DJ set di DJ Plead e DJ Habibi Funk.

Durante la seconda giornata si è tenuto il talk “How Structures Speak multiculturalism” che ha visto la partecipazione di Wael Al Awar, Responsabile di Waiwai Design, Brendan McGetrick, Direttore Creativo di Museum of the Future e Pallavi Dean, Fondatore e Direttore Creativo di ROAR, moderato da Laila Bin Brek, Direttore Coordinatore del National Pavilion of the UAE alla Biennale di Venezia. Questa sessione ha esaminato i modi in cui il multiculturalismo ha e continua ad avere un impatto sull’architettura oggi, con una visione di come ispirazioni, patrimonio e sostenibilità influiscono in questa equazione multistrato.

Il talk “The Collectionneurs Extraordinaires and their impact” ha visto la partecipazione di HE Sheikh Sultan Sooud Al Qassemi, fondatore della Barjeel Art Foundation; Antonia Carver, Direttrice di Art Jameel; Sunny Rahbar, co-fondatrice di The Third Line, moderato da Hashem Montasser, fondatore di The Lighthouse e collezionista. Questa conversazione ha esaminato il mecenatismo del 21° secolo, con uno sguardo al panorama culturale e ai suoi attori chiave, e attraverso le iniziative, le attività e gli artisti che i mecenati supportano.

I DJ Megatronic e DJ Habibi Funk hanno intrattenuto gli ospiti durante l’aperitivo, mentre per il party si sono esibiti i DJ Sanasesh & Rishy Malik B2B e DJ Bobby.

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