Prada Uomo campagna primavera estate 2020 – In un’epoca in cui proporre una definizione semplificata di se stessi sembra un’ambizione universale, a Prada piace dimostrare l’esatto opposto. E questo è propriamente Prada.

Gli acronimi diventano una metafora giocosa e abbracciano sicuri l’indefinibilità dell’idea stessa di Prada. Le immagini cui sono affiancati amplificano il rifiuto di una nozione di identità coerente o convenzionale.

Una deliberata esibizione di dualità, molteplicità, reinvenzione e rinnovamento costante è un elemento vitale di ogni performance. Attraverso la musica, nel cinema, sul palcoscenico, i creativi riscoprono e riallineano le percezioni, dando una nuova dimensione al sé e alla propria inventiva.

Per dare vita a tutto questo, la campagna pubblicitaria Prada Uomo primavera estate 2020 ospita una triade di creativi contemporanei, personalità cardine della cultura di oggi e archetipi della mentalità iper frammentata di domani: il musicista Frank Ocean, l’attore Austin Butler e il regista, sceneggiatore e produttore Nicolas Winding Refn.

Ognuno di essi incarna una singola identità dell’uomo Prada, un aspetto, un atteggiamento, moltiplicato per ogni immagine, ogni definizione. Rappresentano la moltitudine di individui che compone questo insieme.

Personalità dalla creatività sempre in costante evoluzione – pionieri, creatori di mondi immaginari, esploratori delle proprie emozioni – questi artisti moderni sono fotografati da David Sims a Los Angeles. Eppure sembrano fuori dallo spazio e dal tempo, per esprimere non solo le sconfinate possibilità, ma anche l’universalità dei loro mezzi espressivi e della loro immagine.

Le fotografie stesse sembrano inventare per gli spettatori nuovi personaggi, ritraendoli in pose diverse e atteggiamenti inediti, attraverso linguaggi fotografici, panorami e ritratti contraddittori, che riflettono l’incessante movimento non solo da un luogo all’altro, ma da una condizione all’altra.

La musica e il cinema si rivolgono a tutti con la loro capacità di oltrepassare i confini della convenzione e trasformare i messaggi. Riescono perfino a evolversi oltre il linguaggio, attraversare i piani della comprensione, comunicando al di là di quelli che in un primo momento possono essere percepiti come i loro limiti.

Ognuno di questi uomini usa le parole per definirsi: il testo di una canzone, le battute di un copione. Sono la loro mappa, il modello per la vita, per vivere, per sentire. Qui, le parole diventano un mezzo per reinterpretare l’immagine, per tentare di definire l’indefinibile: Prada.

Gli acronimi sono il frutto di idee, riflessioni, concetti astratti il cui fine è provocare, a volte aggiungendo un contesto, altre mostrando una contraddizione, ma sempre accendendo la scintilla del pensiero.

Frank Ocean, Austin Butler e Nicolas Winding Refn indossano la collezione Prada Uomo primavera estate 2020, presentata per la prima volta al Minsheng Art Wharf sull’East Bund di Shanghai, in Cina, a giugno 2019. Quella città moderna è divenuta una vasta e mutevole metafora di una visione del futuro – un futuro ottimista – che ora abbiamo raggiunto.

La moda, la musica e il cinema, guardando sempre avanti, ricreano costantemente, comunicando messaggi diversi sul sé e riscrivendo le definizioni. Qui, oggi, la fiducia, la positività e la possibilità sono impersonificate. Come le parole cui sono affiancate, queste immagini, questi uomini danno una definizione di Prada. E tuttavia, lasciano campo libero all’interpretazione e alla reinterpretazione.