Pranzo di Pasqua 2022 Terrazza Gallia – Il giorno di Pasqua si avvicina e Terrazza Gallia, il ristorante al settimo e ultimo piano dell’Excelsior Hotel Gallia, è pronto per offrire ai propri ospiti e ai clienti esterni dell’hotel un pranzo ricco di tradizione, firmato dagli chef Vincenzo e Antonio Lebano.

Un menù tipico che evoca una tavola imbandita, piena di profumi e che attraverso ricette antiche che si tramandano di generazione in generazione, porta direttamente a Napoli per gustare piatti che non possono mancare. Una cucina cucinata e di sentimento, quella dei Lebano, che getta nuova luce su piatti popolari disegnando nuove trame grazie al loro estro e alla loro creatività. Una cucina golosa e autentica che rappresenta la loro napoletanità.

Si comincia con il pic nic di benvenuto, che comprende mazzetto di fave, carciofi dorati e fritti, ricotta salata di Montella, uova sode al pepe, frittata di asparagi, capocollo, salame gentile Marco d’Oggiono, torta pasqualina e l’immancabile Casatiello, il rustico dalle origini molto antiche che risalgono alla Napoli greca e poi romana.

Si prosegue con Via Pasquale Nastro, “Lamp ò vient”, Fusillo Gragnanese al ragù di pomo d’oro, affumicata di Orgossolo e basilico. Il nome del piatto è un omaggio degli chef al primo fusillicifio di Natale Zampino, un tempo ubicato in quella strada, attuale titolare del pastifico Gentile. Ma non solo. La zona è chiamata anche Lamp ò vient (tradotto in soffio di vento) a indicare l’area di Gragnano caratterizzata sempre da uno spiffero di vento che differenzia e influisce sull’essicazione della pasta di Gragnano.

Come secondo La tradizione, Porchetta di agnello con cassoulette di verdure primaverili. Infine il pranzo termina con il Momento dolce, Il Carrello Pasquale che comprende le uova di Pasqua e due dolci della tradizione. I fratelli Lebano, napoletani doc, non potevano rinunciare alla Pastiera. Proposta con grande successo per la prima volta l’anno scorso, secondo alcuni questo dolce ha origini pagane e risalenti alla leggenda della sirena Partenope, secondo altri la sua nascita avvenuta nel sedicesimo secolo, la si deve a una suora del convento benedettino di San Gregorio Armeno.

Qualunque sia la storia della sua nascita la pastiera dei Lebano è un appuntamento con la tradizione felicemente rivisitata dai fratelli con lo sciroppo di fiori d’arancio, realizzato dagli chef stessi. La novità di quest’anno è la Cioccolomba, il dolce realizzato con l’impasto della colomba classica. Un lievitato morbido e soffice ricoperto da una glassa al cioccolato fondente, la cui forma è un omaggio all’uovo di Pasqua. Una golosità completamente artigianale ideata dal pastry chef Stefano Trovisi.

Accompagna il menu una selezione di vini scelti dal Sommelier Paolo Porfidio, che spazia dagli champagne, ai rossi, ai bianchi fino ai rosati. Etichette locali e internazionali ideali per accompagnare il pranzo di Pasqua con le migliori bottiglie.

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