Si terrà presso il Belvedere San Costabile di Castellabate il Premio Pio Alferano 2021 con la direzione artistica di Vittorio Sgarbi. Il Premio viene assegnato, ormai da nove anni, a personalità nazionali e internazionali che si sono particolarmente distinte per il loro impegno a favore dell’arte, della cultura, dell’ambiente, dell’imprenditoria e del sociale.

La serata, condotta dalla giornalista televisiva Greta Mauro, vedrà, oltre ai premiati, la presenza di altri ospiti di spicco del mondo dello spettacolo, della cultura e dell’imprenditoria. Il Premio 2021 è rappresentato simbolicamente da una pregiata scultura in ceramica dello scultore Livio Scarpella, ispirata alla figura mitologica greca di Medusa.

Premio Pio Alferano 2021: i premiati

  • Keith Sciberras, storico dell’arte
  • Gigi D’Alessio, cantautore
  • Massimo Osanna, direttore generale dei Musei del MIC
  • Federico Palmaroli, in arte OSHO, vignettista
  • Gennaro Sangiuliano, direttore Tg2
  • Luca Miniero, regista
  • Eleonora Ivone, attrice e regista e Angelo Longoni, regista e scrittore

LE MOSTRE

La premiazione sarà preceduta dall’inaugurazione di due mostre curate dal Direttore Artistico Vittorio Sgarbi: Caravaggio Pasolini e altri, una rassegna di pittura, scultura e fotografia dalla metà del Novecento ai nostri giorni vertente sulla contemporaneità di Caravaggio e sul rapporto con Pier Paolo Pasolini, in prosecuzione della mostra tenutasi al MART di Rovereto con l’esposizione del Seppellimento di santa Lucia da Caravaggio, prestata dal FEC (Ministero dell’Interno), realizzata dalla Factum Arte di Madrid attraverso una tecnica computerizzata particolarmente sofisticata, capace di simulare non solo la forma, ma anche la materia del supporto e la tecnica pittorica ad esso sovrapposta.
Al Seppellimento viene accostata un’opera di un contemporaneo che ad esso direttamente si ispira, il Ritrovamento del corpo di Pasolini di Nicola Verlato.

Seguono altre opere di artisti viventi che sentono ancora forte il debito nei confronti di Caravaggio o che comunque si confrontano con lui affermandone la piena contemporaneità: Nicola Samorì, Rocco Normanno, Giovanni Gasparro, Roberto Ferri, Neve (Danilo Pistone), Giuseppe Colombo, Eros Renzetti e lo scultore Livio Scarpella.

Nella sezione fotografica, accanto a un ritratto di Pasolini realizzato in giovane età da Massimo Listri e ad alcune testimonianze intime di Dino Pedriali messe a disposizione dalla Fondazione Jacorossi, spicca la parte dedicata al Neorealismo di Franco Pinna con la celebre serie del Mandrione (1956), borgata romana fra le più disperate e amate da Pasolini.

Un’antologica di opere della pittrice svizzera Paulette Milesi, esponente di un cromatismo lirico che oscilla fra sperimentazione astratta e figurazione primaria, con testi di Vittorio Sgarbi e Gianluca Marziani.