Ristorante Numa Roma – Ambientato in una location particolare nel cuore della Roma antica, tra il Circo Massimo e il Palatino, il Ristorante Numa si estende su uno spazio di 180 metri quadrati per 90 posti in totale, di cui 35 nel dehors.

Lo studio RPM Proget racconta la storia di questo progetto in un dialogo a due voci con Davide Cianetti, chef romano di levatura internazionale, anima e artefice della proposta gastronomica del locale.

Numa è la summa di un percorso di esperienza sul campo, dove lo chef porta il viaggio che ha intrapreso verso un’interpretazione più snella e autentica del cibo, facendo uscire il gusto dei prodotti, ricercando la materia prima e la sua naturalezza, cercando di lavorarla con rispetto e di seguirla tecnicamente in maniera impeccabile. Quella del Ristorante Numa, è una cucina regionale fatta ed eseguita con tecniche moderne, ma con un’anima tradizionale vera.

Numa è il nome del secondo re di Roma, un uomo molto longevo, un filosofo, amante della pace e fondatore della tradizione. Tutti aspetti da cui trarre ispirazione. Il ristorante si trova sull’Aventino presso Piazza Numa Pompilio, a meno di centro metri dal Circo Massimo, cuore della storia romana, di fronte al Palazzo sede della FAO, da cui ci si attende una clientela internazionale, che ricerca la tradizione gastronomica romana.

Illustrando le caratteristiche della location e del progetto, lo studio RPM Proget spiega che si tratta di uno spazio progettato e realizzato di recente, nel 2015, ma che, nell’arco di questi cinque anni, aveva generato delle criticità. RPM è subentrato nel restyling del locale introducendo un angolo pizzeria costituito da un forno a vista con calotta in ottone, che occupa un posto centrale all’interno ed è immediatamente visibile quando si entra.

E’ possibile seguire ogni fase di preparazione della pizza; un bello spettacolo ma anche la garanzia di una pizza di qualità fatta a mano al momento. Lo spazio pizzeria propone una situazione gourmet con prodotti naturali d’eccellenza e ricette particolari, completati dall’offerta di tutte quelle sfiziosità che non possono mancare nelle pizzerie romane e che qui sono caratterizzate da una grande qualità di realizzazione.

L’immagine che trasmette il ristorante è quella coloniale, al Numa, le poltrone all’ingresso hanno rivestimenti floreali, sono stati inseriti i tradizionali celine stile America anni Cinquanta e dei ventilatori a pale in rattan. Il pavimento è stato completamente trasformato con l’inserimento di cementina a rombi colorati che richiama l’elemento del circo, dal Circo Massimo di Roma a quello di felliniana memoria. Il circo inteso come luogo di socialità e divertimento condiviso, ma anche di varietà di spettacoli e di attrazioni.

Il dehors accoglie un piccolo giardino verticale, per le grandi finestre sono state scelte veneziane color senape e color legno che creano diverse atmosfere nel locale a seconda delle ore del giorno. Lo spazio dehors affaccia sotto gli alberi alti e storici del viale Aventino, con uno scenario che cambia nel corso delle stagioni e per catturare tutto il fascino del luogo ci si è affidati a tre grandi vetrate a pacchetto che, aprendosi, creano uno spazio unico e arioso.

Lo chef Davide Cianetti riprende il discorso del circo e della giostra per ribadire che il Ristorante Numa vuole essere un ambiente festoso, anche dal punto di vista gastronomico, con un’offerta trasversale che parte dalla colazione per arrivare fino alla cena.

Il locale si trasforma nel corso della giornata e questo avviene sotto gli occhi di tutti. C’è la pizzeria con il bancone a vista, la salumeria con le eccellenze del territorio, un angolo del dolce con torte in esposizione, come in una vecchia dispensa, il cocktail bar per l’ora dell’aperitivo. Senza dimenticare la cantina di vini bianchi refrigerati e una cantina a vista di vini rossi.