Ruinart miart 2018: la nuova collaborazione artistica con Liu Bolin
Fondata nel 1729, a Reims, nel cuore della Champagne, Maison Ruinart diventa la prima Maison di Champagne della storia. Un’impresa che quasi tre secoli dopo continua a consolidarsi e ad arricchirsi. Eleganza, purezza, savoir-faire eccezionale, luce sono le parole chiave.
L’equilibrio tra le sue radici e l’audacia della sua missione è diventata la chiave del successo che ha riscosso nel mondo e ne fa una delle Maison che esprimeranno sempre uno spirito moderno e contemporaneo. Il suo impegno nel campo dell’Arte è storico e si esprime attraverso la partecipazione alle maggiori fiere internazionali, ma anche e soprattutto tramite i lavori commissionati ad artisti di fama mondiale, che a modo loro e attraverso il loro filtro, offrono una personale visione della Maison.
Quest’anno, l’artista Liu Bolin, famoso per la sua arte del camouflage, con cui fa credere allo spettatore che nelle sue fotografie non vi sia nulla, nonostante vi sia effettivamente qualcosa o qualcuno, si è ispirato alla più antica Maison de Champagne per realizzare 8 masterpieces, esposti a miart, nella Vip Lounge Ruinart.
“Quando ho iniziato la mia ricerca su Ruinart, ho imparato a conoscere l’esclusivo knowhow della Maison e l’eccezionale bellezza dei luoghi storici, annoverati dall’Unesco come Patrimonio dell’umanità” racconta Liu Bolin “quattro sono stati gli elementi fondamentali che avevo in mente: storia, cultura, know-how e dimensione umana”. Durante la sua prima visita a Reims, Liu Bolin è rimasto per oltre 10 giorni presso la Maison Ruinart, rivelando l’imprinting invisibile del faticoso lavoro umano attraverso otto immagini. Prosegue l’artista “sono rimasto particolarmente colpito dall’expertise del team e da come le risorse naturali circostanti vengono poste al servizio della produzione dello Champagne. Dai vigneti alle cave di gesso, la cui temperatura e umidità sono ideali per la produzione del vino, il team di enologi di Ruinart trae il massimo possibile dalla natura, senza danneggiarla in alcun modo. Ho quindi voluto utilizzare questa serie per mettere in luce il loro lavoro.”
Facendo scomparire la forma umana, Liu Bolin punta l’obiettivo sulle tecniche e sul know-how, che vengono trasmessi nella creazione dello Champagne. Rendendo invisibili le persone, accentua l’expertise degli uomini e delle donne che lavorano dietro quelle porte chiuse, evidenziando lo stretto rapporto di Ruinart con la natura. L’expertise, la concentrazione e la dedizione degli uomini e delle donne incontrate suscitano una forte impressione sull’artista. Decide quindi di mettere questi importanti attori al centro delle sue creazioni. “Osservando una bottiglia di Ruinart, è difficile immaginare la complessità dei processi richiesta per la sua produzione” conclude l’artista. Un po’ come nelle sue immagini, che sono una combinazione di scultura, dipinto e fotografia, ma anche performance.
Queste opere d’arte realizzate da Liu Bolin per Ruinart faranno poi il giro del mondo e saranno esposte a Frieze New York, Art Basel, Biennale des Antiquaires, Frieze London, FIAC Paris, Miami Art Basel.