La vetrina di Salvioni Milano Durini si trasforma in “Wood Waves: percorso di un pensiero”, un progetto inedito creato dalla poliedrica designer e artista Elena Salmistraro appositamente per questo spazio.

Sono passati due anni dall’apertura dello showroom milanese di Salvioni Design Solutions, importante realtà del settore retail che rappresenta più di 100 marchi di design. Fin dalla sua inaugurazione, questo palazzo d’epoca di sei piani nel cuore del centro storico, ha assunto un carattere deciso e la proprietà ha scelto di dedicarlo ogni anno a un progetto speciale che ne sottolineasse la vocazione di contenitore di iniziative speciali di qualità, luogo di fruizione culturale, dal quale trarre ispirazione e stimoli.

Salvioni Design Solutions ha deciso di selezionare varie voci del mondo del design, dell’architettura, delle aziende rappresentanti il settore, per proporle sotto forma di “mostra” all’interno dei propri spazi.

L’idea è di presentare il meglio del design Made in Italy, pezzi iconici che molti conoscono o novità di marchi emergenti in linea con l’offerta di Salvioni, raccontandoli attraverso progetti inediti.

Dopo il 2018, che ha visto la programmazione di un progetto espositivo e culturale con Zanotta insieme a Carlo Stanga, quest’anno è Elena Salmistraro ad essere l’artefice di un’installazione site-specific che è una storia, un racconto, un viaggio attraverso il sogno e l’immaginazione, una visione.

La giovane designer ci parla della sua collezione Orbis, disegnata per lo storico marchio Emmemobili e lo fa con un allestimento unico, radicale, intenso.

“La collezione Orbis racconta di cerchi e sfere, di geometrie perfette da sempre connesse a concetti filosofici
legati alla natura e al sacro, ma parla soprattutto di legno e metallo, di venature, di essenze e colori. Questi sono gli elementi, gli attori, e questi vogliono essere i protagonisti indiscussi dell’intervento, che non si pone come obbiettivo quello di celebrare un abituale interno domestico, ma cerca di andare oltre, di mettere in scena un modo diverso di osservare il mondo, un modo diverso di disegnare il legno.

Il risultato è uno spazio monocromatico, marcato da venature che vogliono essere un rimando anche poco celato alle “rughe” del legno, sinuose onde che ricordano il soffice movimento del mare, Wood Waves appunto. Grandi tagli e portali di impronta metafisica, realizzati con pannelli lignei color ottone, che rimandano volutamente agli elementi metallici della collezione Emmemobili, si intromettono con forza all’interno dellacomposizione, producendo squarci di luce che infrangono la monotonia guadagnando l’attenzione dello spettatore.

Alle pareti, il legno prende vita sotto forma di oggetti ibridi, che mescolando sapientemente luce e tridimensionalità, originano elementi totemici, carichi di citazioni, dal gusto futuristico e un po’ retrò. Anche a soffitto, tubi di luce dalle sinuose sagome, producono incursioni cromatiche che modificano la comprensione dello spazio, in questo caso un living, un soggiorno inteso nel senso più classico.

Con un linguaggio unico ed inequivocabile, dove immaginazione e fantasia si sostituiscono alla realtà, Elena cerca di approfondire lo stretto ed inscindibile rapporto tra materia, in questo caso legno e metallo, e luce. L’esperimento genera un luogo estraneo, uno spazio fantastico tra passato e futuro, proprio come Orbis, la collezione che vuole raccontare”.