Sixième Bistrò Milano via Scaldasole – In un angolo intimo e segreto, dietro a un grande portone in via Scaldasole 7, si trova un’oasi di tranquillità a pochi passi dalla Darsena. Il Sixième Bistrò non è solo un ristorante e un cocktail bar, è un luogo dove potersi concedere il lusso di ritrovare il proprio tempo.

L’indirizzo da non perdere per respirare l’estate milanese in un dehors avvolto da un’atmosfera suggestiva e bohémien. L’estetica del locale si può definire in due parole: luxury punk. Il locale si articola attorno a una corte “vecchia Milano”, punteggiata a sorpresa da innesti di vegetazione tropicale.

Sul patio si affacciano i ballatoi e le grandi aperture ad arco dell’edificio cinquecentesco che fu, in principio, un monastero. I mattoni a vista e i pavimenti originari riportati alla luce dalla ristrutturazione convivono in perfetta armonia con pezzi di design iconici, da collezione.

Un posto dove mondi opposti coesistono: nel concept come in cucina. Al Sixième Bistrò piatti tradizionali apparentemente semplici vengono realizzati con ingredienti di grande qualità e con lavorazioni “sartoriali” che ne esaltano i sapori. In carta, piatti di differenti tipologie e stili, hanno un ingrediente comune – la ricerca dell’eccellenza del gusto. Una ricetta semplice che trasforma ogni pasto in un’esperienza.

Elegante, ma al contempo casual è il mood che si respira in ogni dettaglio del Sixième Bistrò, nel design come nel menù fino alla proposta mixology. La drink list dell’American Bar è divisa in due parti: la prima rappresenta un’accurata selezione di classici intramontabili, vere e proprie leggende della miscelazione internazionale, la
seconda è dedicata a 8 signature cocktail legati da un fil rouge di freschezza, gusto esotico e accostamenti innovativi.

Il Sixième Bistrò fa parte dell’ambizioso progetto “Six, the ultimate place to be”, che racchiude, oltre al Bistrò, una galleria di design, la Six Gallery e la boutique di progettazione del verde Irene. Un’idea dell’imprenditore Mauro Orlandelli di realizzare un “contenitore olistico” che possa riunire sotto lo stesso brand realtà distinte ma complementari, accomunate da creatività e ricerca dell’eccellenza.