Sportmax Resort 2022 – È una Glam-ma, una nonna-glam oggi come allora portentosa, che apre alla nipote il suo guardaroba, le lascia provare e riprovare i capi preferiti di una vita. La ragazza allora si diverte a reinventare i look della nonna, quando insieme ai Mod passeggiava per le vie di Londra negli anni ‘60. A far rivivere le stampe pop e le coloriture intense dei Seventies, mescolandole a un pizzico di romanticismo floreale.

Così, nella quiete effervescente della casa della nonna la fashionable girl costruisce la sua nuova ironica immagine, ripercorrendo il senso per la moda di Glam-ma, quel continuo rincorrersi di richiami estetici, di riletture divertite dei diversi dress code interpretati nel tempo. Senza dimenticare il grande cinema, con i riferimenti a tre film di culto come Belle de Jour e Il fascino discreto della borghesia di Luis Buñuel e Jeanne Dielman, la pellicola diretta nel 1975 da Chantal Akerman.

Nasce da qui il racconto di Sportmax Resort 2022, un intrigante studio sullo stile bourgeois che diventa una nuova storia e un’attitudine dove si incontrano la semplicità cozy delle atmosfere domestiche, il kitsch giocoso di certi dettagli rubati all’home-decor e le rielaborazioni cool dei canoni vintage di eleganza. E dove la trama è fatta di una serie di silhouette accostate alla figura, amplificata a volte da volumi architettati con precisione. O di lunghezze che alternano orli sotto al ginocchio con qualche incursione appena sopra, a pantaloni extra-long pronti a coprire la scarpa o ad accomodarsi morbidamente intorno alle caviglie.

Le texture sono ricercate, i pattern rielaborano in chiave funny i dettagli della casa di Glam-ma, dalle tende fiorite, alle tappezzerie jacquard, nei toni soft del verde menta, del giallo mimosa, del baby blue e del rosa chiaro abbinati alle tinte neutre del cuoio e del nero per dare vita a vivaci contrasti di colore.

I capi in pelle punteggiano la collezione rielaborando il tailleur anni ‘60 con la giacca a sacchetto, il trench color mattone dal bavero importante o la longuette passepartout tagliata a tubo.

Centrale è il ruolo degli accessori, dalle bandane in pelle, agli occhiali total white, ai guanti anche loro in pelle ma sorprendentemente tagliati come quelli da cucina. Mentre le borse reinventano con brio i canoni bourgeois e si portano a mano o a tracolla. I mocassini dalle suole spesse creano un effetto piedistallo e i sabot o le slingback di vernice a tacco alto si portano con ironici calzini al polpaccio.