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Swiped: Lily James nel biopic sulla fondatrice di Bumble

Presentato al Toronto International Film Festival 2025, Swiped è già disponibile su Disney+. Il film ripercorre l’incredibile percorso di Whitney Wolfe, interpretata da Lily James, che da giovane laureata entra in un mondo dominato da uomini e fonda Bumble, una delle piattaforme di incontri più influenti al mondo. Diretto da Rachel Lee Goldenberg, con un cast che include Jackson White, Myha’la e Ben Schnetzer, il film alterna momenti di tensione e leggerezza, offrendo un ritratto complesso di una donna che ha ridefinito le regole del settore tech.

Swiped è stato presentato in anteprima mondiale al Toronto International Film Festival 2025, accogliendo sul red carpet Lily James insieme ai colleghi Jackson White, Ben Schnetzer e Myha’la. Al loro fianco la regista e sceneggiatrice Rachel Lee Goldenberg, i produttori Jennifer Gibgot e Andrew Panay e l’executive producer Gala Gordon.

Whitney Wolfe e l’idea che ha cambiato il dating, il trailer

La storia prende avvio con Whitney Wolfe, interpretata da Lily James, una neolaureata che decide di entrare in un settore tecnologico in piena espansione ma storicamente controllato da uomini. Con determinazione e creatività, Whitney non solo si fa strada, ma arriva a fondare una piattaforma di incontri destinata a cambiare le regole del gioco: Bumble.

Il film racconta la nascita dell’app, tra ostacoli, tensioni personali e decisioni rischiose, mostrando come Wolfe sia riuscita a diventare una delle imprenditrici più influenti al mondo e la più giovane miliardaria autodidatta della sua generazione.

Lily James, un’interpretazione carismatica

Lily James regge il film con una performance che unisce energia e vulnerabilità. La sua Whitney è determinata e brillante, ma anche segnata da fragilità che emergono nei momenti di maggiore pressione. L’attrice si cala completamente nei panni di una donna che deve continuamente dimostrare il proprio valore in un contesto competitivo e spesso ostile.

Al suo fianco, Jackson White offre un contrappunto incisivo, mentre Myha’la e Ben Schnetzer arricchiscono la narrazione con personaggi che riflettono diverse sfaccettature del mondo tech e dei rapporti interpersonali che lo animano.

Una regia che alterna ritmo e introspezione

Rachel Lee Goldenberg dirige il film con uno stile che mescola dinamismo e intimità. Le sequenze ambientate negli uffici e negli spazi creativi della start-up catturano l’energia del lavoro di squadra e l’adrenalina delle decisioni rapide, mentre i momenti più intimi rivelano il prezzo emotivo pagato dalla protagonista.

La sceneggiatura, firmata da Bill Parker, Goldenberg e Kim Caramele, si concentra su temi universali come l’ambizione, il desiderio di riconoscimento e la ricerca di indipendenza, offrendo al contempo uno spaccato autentico della nascita di un fenomeno culturale.

Da vedere perché

Il film alterna scene cariche di energia, che riproducono il fermento della Silicon Valley e delle start-up, a momenti di riflessione personale, in cui emergono le insicurezze e le difficoltà di una donna costretta a confrontarsi con un mondo che spesso mette in discussione il suo valore.

La forza della pellicola sta proprio in questa tensione costante tra pubblico e privato, tra la costruzione di un impero digitale e le fragilità emotive che accompagnano ogni scelta. Il risultato è un ritratto coinvolgente che parla di coraggio e di resilienza, ma anche di compromessi e sacrifici.

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credit image by Press Office – photo Copyright: © 2025 20th Century Studios. All Rights Reserved. & Getty Images

Andrea Winter

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Esperto di cinema e serie TV. La sua passione si è consolidata nel corso degli anni grazie a un costante impegno nel seguire da vicino gli sviluppi dell'industria dell'intrattenimento. E' costantemente aggiornato sulle ultime novità del mondo del cinema e delle produzioni televisive.

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