In occasione di Milano Moda Donna, Shanghai Tang presenta la nuova collezione autunno inverno 2018 2019, firmata da Massimiliano Giornetti, un viaggio onirico dall’Italia alla Cina. Un filo di seta teso fra Oriente e Occidente, vero ponte gettato tra l’Europa e le lontane terre dell’Impero del Dragone.

Métissage tessili e files di motivi sovrapposti che magicamente intrecciano due mondi e due visioni opposte ma complementari. La Cina fucina di estetiche e di culture, millenario scenario di scambi e laboratorio di segni. Un’epica in cui avventurosi viaggiatori occidentali incontrano l’antica nobiltà cinese e il suo mondo magico e rituale, traboccante di suggestioni e repertori decorativi.

Una palette modulata che parte da chiare sfumature pastello per poi intensificarsi e divenire squillante e allegorica. Il rosa chiaro si trasforma in fucsia, il pesca diventa tangerine, l’azzurro si addensa in un turchese di smalto. Il paglierino scivola sontuoso fino a toccare il giallo imperiale su fondo nero. Venezia e il favoloso Cathay si manifestano insieme nei broccati che deflagrano in vibrante astrazione.

Danzano i patterns, resi giganti e dinamici nelle trame e nei tratti, insieme ai telai, in ritmica progressione, al sincrono di mani rapide e precise che tessono ricami di fili d’oro. Un drappello di dignitari della dinastia Tang indossa sopravvesti ornate di borchie chiodate, Leit Motiv di collezione. Cavalieri e cavalli idealizzati, esploratori e mercanti sulla Via della Seta.

E’ un viaggio immaginario che prende vita da forme pure, essenziali, pulite, per arricchirsi di broderies che mimano broccati e damaschi, incontrando lineari stilemi mandarini. L’imprinting riaffiora nei piccoli gilet, simili a quei corsetti svasati a trapezio che gli alti ufficiali del Celeste Impero portavano allacciati sulle armature, come nei mantelli di corte semplificati nella grafica e nel tessuto. Abiti stampati impaginati da severi plissées, scanditi da ranghi di minuscoli studs. Gonne a pieghe si aprono svelando misteriosi effetti trompe-l’oeil in trasparenza. L’animalier dei dipinti Ming si esplicita in dettagli di bordi, di orlature e manopole, citando la mitica pelliccia del Leopardo delle nevi e quei ghepardi domestici che accompagnavano gli aristocratici nelle battute di caccia a cavallo.

Tessuto su tessuto, intarsi di geometrie, vuoti su pieni. La tipica veste mandarina ispira cappotti neri, a bulbo, dai colli stondati appena accennati, con inserti maculati sulle tasche. Il gioco ironico e gioioso tipico della Maison, si esplica nelle fodere stampate a contrasto. E ancora, cappotti animalier in antitesi con vividi interni ametista. Giacche dal collo in piedi e manica intera, su pantaloni con ricamo a filo effetto brocade, diventano la nuova uniforme del lusso.

Sulle stampe dei foulard il racconto di questo itinerario di sogno. Carrées come tele su cui appaiono destrieri, costumi tradizionali, impetuosi dragoni, snuff bottles e una nebulosa di maculato, imperniati su nuances di lacca e tinte talvolta pop e fluo, in una texture brillante di verde giada e céladon, di blu, di gialli e di viola.
I gioielli reinventano tipologie di monili e amuleti ancestrali in un linguaggio contemporaneo e rarefatto. Ricercano stilizzazione, equilibri e armonie geometriche, ridefiniscono semantiche esotiche con un’inattesa e concettuale volontà di astrazione.

ll rosso lacca scandisce la collezione uomo. Si intensifica colorando le righe e i quadri della camiceria. Si imprime sulle fodere che impreziosiscono le nuove mandarin jackets. Il blazer più inatteso si veste di velluto liscio a campiture di colori profondi, insieme armonici e contrastanti. Pull oversize mohair sono percorsi da righe dinamiche dalle tinte di polveri sferzate da un giallo China vivido e vibrante. Morbidezza di approccio che non contrasta con una ricerca sartoriale rivisitata. Seta da sera, camicie-pijama a micro stampe, sofisticatamente décontractées. Pijama che ispira la fluidità dei suits uniti e pin stripes, con piping in raso bianco.

Cappotti in puro cashmere dai bordi intarsiati di velluto, rivelano interni staccabili matelassé che rimandano alle antiche armature. Il parka combina uno spirito army con le spire dorate del dragone celeste. Il bomber dal collo guru sceglie una divertita ironia nelle applicazioni multicolor. Le divise tradizionali delle armate imperiali accolgono interni in shearling creando nuove icone sporty.