Un messaggio manoscritto e composto di forma e materia. Per la collezione autunno inverno 2018 2019 Calcaterra mette su carta segni e tratti della bellezza, secondo la sua personale visione.

Un racconto che si muove sul delicato equilibrio tra struttura concreta e testimonianza immateriale, un’esperienza che cambia l’angolo dello sguardo, arricchendolo di nuove prospettive tra materia, spazio e volume.

La realtà poliedrica della natura si manifesta in collezione attraverso un insolito intreccio di trasparenza effimera e solida consistenza della materia; drap pesanti in Cashmere infeltriti, cover in lana cruda dalle filettature evidenti e rigide si alternano a douchesse e mikado in seta che, delavati o resinati, restituiscono alla materia la sua primordiale funzione espressiva.

Calcaterra traccia il profilo di una donna che oscilla tra femminile audacia e sobrietà maschile, tra nudità e rigore quasi clericale. Volumi, materia e funzione fluiscono dagli anni Quaranta fino ai Novanta, da Marlene Dietrich a Loulou de La Falaise, senza argini, senza dighe, lasciandosi solo trascinare dal flusso creativo di una ricorrente modernità a cui sentirsi fedele.

Una racconto che Daniele Calcaterra ha scritto d’un fiato, pensato in una sola notte, con lo stile e la costante del suo carattere: l’anima.